Omicidio Mattia Caruso, la fidanzata rea confessa: “Voleva farmi mangiare una tartaruga”

Valentina Boscaro ha confessato di avere ucciso il fidanzato, Mattia Caruso, con una coltellata al cuore. Il racconto agli inquirenti mostra i retroscena di una storia burrascosa e tormentata

omicidio

Valentina Boscaro ha confessato di avere ucciso il fidanzato, Mattia Caruso, con una coltellata. Dopo una prima versione, che attribuiva le responsabilità dell’omicidio ad una terza persona, la donna ha ceduto davanti alle domande degli inquirenti confessando. Tuttavia restano ancora diversi punti da chiarire sulla vicenda.

OMICIDIO CARUSO, IL RACCONTO DI VALENTINA BOSCARO

Ciò che emerge dal racconto della giovane e dalle testimonianze di persone vicine alla coppia è senz’altro una storia tormentata. “La nostra era una storia burrascosa, litigavamo sempre. Mi picchiava e mi minacciava, una volta voleva farmi mangiare una tartaruga morta. Quella sera guidava veloce, ha iniziato a strattonarmi tirandomi le mutande. Era imprevedibile quando beveva. Io ero stanca ed esasperata, ho visto il suo coltello sul cruscotto, l’ho preso e l’ho colpito“. Così ha raccontato Boscaro, secondo quanto riporta Il Gazzettino.

Adesso la ragazza è ai domiciliari, dal momento che risulta incensurata e ha una figlia, in affidamento al padre. “Sta male. È sotto choc perché si rende conto di quel che è avvenuto. Una cosa che Valentina Boscaro non avrebbe mai voluto accadesse”. Così riferisce l’avvocato Nicola Guerra. Presto la donna comparirà davanti al gip per la convalida del fermo d’indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario aggravato.

“LEI LO FACEVA IMPAZZIRE”

Una storia burrascosa che non piaceva alla famiglia di Mattia, che aveva precedenti per rissa e droga. “Da poco aveva cominciato a vivere con lei e aveva lasciato la casa dei miei genitori, eravamo un po’ preoccupati per lui. Era innamoratissimo di quella ragazza un po’ complicata, si lasciavano e si riprendevano in continuazione. Era un rapporto tormentato”. Così ha raccontato Melinda Caruso, sorella maggiore del 30enne ucciso, al Corriere del Veneto.

A delineare il quadro arrivano anche le parole di Mihail, migliore amico di Mattia. “Gli avevo detto mille volte di lasciarla – ha dichiarato una intervista al Corriere della Sera -. Non riusciva a staccarsi da lei. Li ho visti a cena martedì della settimana scorsa, era impossibile stare vicino a entrambi, litigavano continuamente”.

“Lei lo faceva impazzire, lei dice che lui la picchiava? Tutte bugie, era lei che lo prendeva a pugni, è venuto a casa mia tante volte con un occhio nero perché lei lo pestava. Certo Mattia ogni tanto si difendeva, ma non alzava le mani, le prendeva e basta”. Così ha raccontato il ragazzo al Corriere della Sera.

CONTINUA A LEGGERE

Omicidio Mattia Caruso, il racconto della fidanzata: “Mi ha aggredito come aveva già fatto”