Omicidio Melania Rea, permesso premio a Salvatore Parolisi: “Sarà dura col mio nome” | VIDEO
A “Chi l’ha visto?” l’intervista esclusiva all’ex militare condannato a vent’anni per l’omicidio della moglie, risalente al 2011
“Sarà dura, perché il nome è così… c’è chi ha pregiudizi, c’è chi invece no, quindi è tutto un po’…”. A parlare in questo modo, raggiunto dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, è Salvatore Parolisi, ex militare condannato in via definitiva per l’omicidio della moglie Melania Rea.
L’intervista esclusiva, in onda nella puntata di mercoledì 5 luglio su Rai Tre, scaturisce dal permesso premio che Parolisi ha ottenuto. L’uomo ha infatti ormai scontato dodici dei vent’anni di carcere previsti dalla sentenza di condanna e può, pertanto, usufruire dei permessi giornalieri e lasciare la struttura carceraria dov’è recluso.
L’omicidio di Melania Rea
La 28enne Melania Rea venne trovata morta il 20 aprile 2011 nel boschetto delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. Era sparita due giorni prima, dopo essere uscita dalla sua casa a Folignano (Ascoli Piceno) con il marito e la figlia di 18 mesi. Dopo una chiamata anonima, il ritrovamento del cadavere e i conseguenti accertamenti. La donna era stata aggredita alle spalle e colpita con 35 coltellate.
L’arresto di Salvatore Parolisi risale al 19 luglio 2011. L’ex militare si è sempre dichiarato innocente. Nel maggio 2015 la condanna era stata ridotta da trenta a vent’anni: la Corte d’assise d’appello di Perugia aveva applicato lo sconto previsto dal rito abbreviato. La Cassazione, confermando la responsabilità nel delitto, aveva infatti annullato l’aggravante della crudeltà. Nel 2016, respingendo un nuovo ricorso della difesa per la concessione delle attenuanti generiche, la Cassazione ha poi confermato in definitiva la condanna a vent’anni.