Omicidio a Palma di Montechiaro, parla il killer: “Volevo uccidere i miei genitori”
L’imprenditore sarebbe stato ucciso per caso
Ha cominciato a parlare Angelo Incardona, l’uomo che giovedì 10 febbraio a Palma di Montechiaro ha ucciso il socio della ditta Gelati Gattopardo Lillo Saito e ferito suo padre e sua madre. “Volevo uccidere i mei genitori” ha detto Incardona ai giudici. Il quarantaquattrenne ha raccontato di appartenere ai Cucciuvi, un sottoclan dei Paracchi, organizzazione di stampo mafioso operante nel territorio di Palma di Montechiaro e Favara. I genitori avrebbero messo in giro la voce che il proprio figlio era pronto a collaborare con la giustizia e per questo ha tentato di ucciderli.
Imprenditore ucciso per caso
L’omicidio di Saito, invece, sarebbe venuto per caso. Infatti, sempre secondo quanto raccontato da Incardona ai giudici, la vittima gli avrebbe rivolto un segno di minaccia per non parlare, così si è avvicinato all’auto del 65enne e gli ha sparato poco più di una decina di colpi di pistola, uccidendolo.
Gli inquirenti adesso dovranno risentire i genitori, rimasti feriti lievemente dai colpi sparati dal figlio. Incardona senior è accusato di aver partecipato nel 2018 a una sparatoria avvenuta tra le strade di Palma di Montechiaro.