Omicidio Roberta Siragusa, i messaggi di paura nella sentenza: “Se lo lascio quando siamo soli, mi ammazza”
Uccisa, bruciata e poi gettata in un dirupo. Così è morta Roberta Siragusa, la giovane di Caccamo uccisa dal fidanzato Pietro Morreale la notte fra il 23 e il 24 gennaio 2021. Morreale è stato condannato, lo scorso mese di ottobre, alla pena dell’ergastolo.
Il ragazzo è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento delle parti civili, per un ammontare di circa 800mila euro.
“Se lo lascio quando siamo soli, mi ammazza vero”
Nelle motivazioni della sentenza si possono leggere anche alcuni messaggi che la ragazza scambiava con un amico, confessandogli il timore di quel ragazzo che la picchiava e maltrattava già da tempo.
“Se devo lasciarlo, devo farlo davanti ai miei. Perché se lo faccio quando siamo soli, mi ammazza vero”.
Roberta era restia a raccontare alla madre le violenze che subiva per il timore che la stessa potesse non crederle o prendere le difese del Morreale: “I miei non mi difenderanno”.