Omicidio-suicidio, medico in pensione uccide tutta la famiglia e poi si uccide

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Omicidio-suicidio a L’Aquila. Un medico ha ucciso la moglie e i figli e poi si è suicidato.

La strage familiare

L’omicida era un medico in pensione, Carlo Vincentini, ex primario di Urologia all’ospedale di Teramo. L’uomo ha dapprima ucciso il figlio disabile, 43enne, attaccato al respiratore. Successivamente ha sparato alla secondogenita, Alessandra, e alla moglie per poi togliersi la vita. La pistola con cui ha sparato e ucciso era regolarmente denunciata.

Gli inquirenti stanno indagando sulle motivazioni di tale gesto, non è chiaro se sia trattato di un raptus o di un gesto premeditato.

“Una tragedia che non riusciamo a spiegarci”

Il direttore dell’Asl di Teramo, Maurizio di Giosia, è sotto shock: “Siamo devastati. È una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo e apprezzato, oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile”. Il direttore dell’Asl ricorda il grande lavoro di Vincentini e spiega: “Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria. Al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione”.

Fonte foto: Tgcom24.it

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