Omicidio Voghera, c’è un testimone: «Adriatici ha preso la mira e poi ha sparato»
L’ex assessore alla Sicurezza, indagato per eccesso colposo di legittima difesa, si trova in una località segreta. Teme per la sua incolumità
Per l’omicidio di Youns El Boussettaoui, ucciso con un colpo di pistola martedì sera a Voghera dall’assessore Massimo Adriatici, c’è un testimone. E’ un cittadino marocchino che sarebbe stato presente al momento della lite. «Ho visto un signore italiano che stava parlando al telefono ─ ha raccontato agli inquirenti ─. Youns lo ha spinto e l’italiano è caduto in terra sulla schiena -. A quel punto, mentre era sdraiato, ha estratto la pistola dal fianco e gli ha sparato un colpo a sangue freddo. Youns. appena colpito, è corso via con la mano sulla pancia e poi è caduto a terra». Poi ha aggiunto: «L’italiano non ha sparato per sbaglio. Ha preso la pistola, l’ha puntata verso Youns e subito ha esploso il colpo che lo ha ucciso». La testimonianza è apparsa sul quotidiano La Repubblica. Il testimone è sicuro: Adriatici “ha sparato mentre Youns era fermo”. Il gip di Pavia ha convalidato l’arresto di Massimo Adriatici, accusato di eccesso colposo di legittima difesa, confermando i domiciliari.
SI TROVA IN UN LUOGO SEGRETO
L’ex assessore alla Sicurezza si trova in una località segreta. Non è più nella sua abitazione, che era stata designata per i domiciliari. La decisione di portarlo in un luogo segreto, a quanto si è saputo, è avvenuta su richiesta della difesa in quanto su alcuni social sono apparse immagine dell’abitazione dell’uomo. Secondo l’avvocato Gabriele Pipicelli, l’assessore è stato portato in una località segreta “per il serio e fondato pericolo per la propria incolumità”. I legali hanno chiesto il trasferimento del loro assistito perché preoccupati dal clima di tensione che si sarebbe creato in città.