Palermo registra una nuova tragedia sul lavoro. A perdere la vita ieri, 7 dicembre, ai Cantieri Navali un operaio di 61 anni, Angelo Salamone, schiacciato da un basamento che si è ribaltato. Vana la corsa in ambulanza a Villa Sofia, l’uomo si è spento poco dopo per i gravi traumi al torace riportati. Il 61enne lavorava in un’azienda dell’indotto di Fincantieri, la Doro Maris.
Adesso a Palermo è l’ora del dolore. Tanti ricordano Angelo Salamone e si stringono attorno alla sua famiglia. “Amico mio condoglianze, eri e sarai sempre una persona speciale e unica, riposa in pace
Intanto, per la giornata di lunedì 12 dicembre è stato proclamato uno sciopero di otto ore in tutti i cantieri e in tutti i siti di Fincantieri. Ad indire la protesta i sindacati nazionali di Fiom Fiom e Uilm e territoriali dei metalmeccanici, Palermo in testa.
“Continuiamo ad assistere a tragedie senza fine – si legge in una nota delle segreterie territoriali di Palermo di Fiom, Fiom, Uilm, Uglm e Failms –. Un altro morto del dovere che non tornerà a casa dal suo turno di lavoro. Non vorremmo mai apprendere notizie del genere. Purtroppo, constatiamo che si continua a morire nei luoghi di lavoro, e questo è inaccettabile”.
Sulla vicenda la Ugl Metalmeccanici Sicilia è intervenuta con una nota. “Siamo sconvolti per l’accaduto e ci uniamo al cordoglio per questa ennesima vittima di una strage ormai inaccettabile, esprimendo anche le più sentite condoglianze ai familiari di Angelo Salamone – dichiara il segretario regionale Angelo Mazzeo -. È diventato ormai impossibile rimanere a guardare inermi, ma bisogna fare qualcosa di concreto per fermare questo stillicidio”.
“I lavoratori di Fincantieri, in questo caso, vogliono farsi sentire e da parte nostra, anche attraverso il nostro segretario nazionale Antonio Spera e sentito il segretario provinciale di categoria Lorenzo Giordano, c’è pieno sostegno per lo sciopero di 8 ore che è stato indetto per lunedì 12 dicembre. Vogliamo sensibilizzare ancora una volta le istituzioni ad ogni livello – conclude Mazzeo – perché agiscano tempestivamente, prestando attenzione anche alla problematica legata alla sicurezza dei dipendenti delle aziende dell’indotto che operano all’interno dei contesti lavorativi dell’appaltante”.
“Ad ogni evento così tragico restiamo senza parole, non è possibile che ancora un altro lavoratore ieri sera non abbia fatto ritorno a casa. Siamo vicini alla famiglia di Angelo Salamone, e ci auguriamo venga fatta presto chiarezza sulla dinamica del grave incidente accaduto all’interno del cantiere navale palermitano”. Così affermano Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, dopo il grave incidente.
“La sicurezza deve essere il primo investimento di ogni azienda e il primo impegno di ogni realtà che si occupa del tema, chiederemo una maggiore sinergia per il contrasto al fenomeno, più controlli, più formazione dei lavoratori. Ogni morto sul lavoro è un grave colpo al mondo del lavoro e una sconfitta per tutti”.
Sul fronte della sicurezza i numeri dell’Inail parlano chiaro: nei sei mesi di quest’anno hanno superato quota 6200 le denunce di infortunio a Palermo, il doppio circa del 2022 quando furono 3970. Tredici gli incidenti mortali (ma i dati devono essere ancora aggiornati a novembre) mentre le denunce per malattie professionali (circa 170) mantengono un trend costante rispetto allo scorso anno.
“Lo ribadiamo a ogni occasione – conclude La Piana – , serve puntare sulla patente a punti per premiare le aziende che investono in Sicurezza, usare i fondi disponibili, servono gli ispettori e quindi controlli, e formazione per prevenire. Coinvolgeremo anche la Prefettura di Palermo per porre al centro dell’azione di tutti la Vita dei lavoratori. Oggi per noi è un giorno di rabbia ma serve reagire subito e garantire la sicurezza in ogni luogo di lavoro”.
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