Operaio morto a Cinisi, Filca Cisl: “Subito riforma del lavoro”

D’Anca e Danese: “Non è più accettabile assistere a questa mattanza di vite umane”

Filca CISL

“È assolutamente inaccettabile che ancora una volta si assista all’ennesima tragedia di un operaio che perde la propria vita sul posto di lavoro. Sconvolge, altresì che l’operaio lavorava senza alcun rispetto delle norme di sicurezza e anche in nero”. Lo hanno detto il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca e il segretario provinciale, Francesco Danese, commentando la notizia della morte dell’operaio Angelo Giammanco, 67 anni, morto sul colpo a Cinisi mentre era impegnato nella ristrutturazione di una palazzina ad un’altezza di oltre tre metri.

URGE RIFORMA DEL LAVORO

“Da tempo ormai – continuano – ribadiamo con forza maggiori controlli per il rispetto delle misure di sicurezza, con il potenziamento del numero degli ispettori e la repressione di ogni forma di abuso da parte delle imprese. E soprattutto auspichiamo che si provveda ad una riforma del lavoro. La quale preveda l’abbassamento dell’età pensionabile per il settore edile, settore particolarmente logorante perché è impensabile che un operaio a 67 anni ancora sia in attività. La Filca  -concludono- manifesta la propria vicinanza e solidarietà alla famiglia del povero operaio. E, altresì, chiede a gran voce la convocazione di un tavolo urgente con tutti gli organi preposti per un monitoraggio permanente nei cantieri. Ci auguriamo che i nostri appelli non cadano ancora una volta nel vuoto perché non è più accettabile assistere a questa mattanza di vite umane”.