Operaio morto sul viadotto, Falcone: “Una tragedia che ci addolora”

“Pur di arrotondare lo stipendio per sostenere la famiglia, Salvatore svolgeva anche del lavoro straordinario” – spiegano la Feneal-Uil e la Uil Messina

viadotto

Ennesima tragedia sul lavoro. Nel tardo pomeriggio di martedì, intorno alle 18.30, un operaio di 55 anni Salvatore Ada è morto mentre stava lavorando presso il cantiere Viadotto Ritiro, sulla tangenziale messinese dell’autostrada A20 Messina-Palermo.

L’uomo, storico militante della Feneal-Uil di Messina, era impegnato in un’aerea di stoccaggio. In questa nefasta serata, Salvatore stava caricando dei New Jersey di cemento su un camion per essere trasportati presso un altro cantiere della Toto Costruzioni nei pressi di Cefalù. Sembrerebbe che una catena incagliatasi nello stesso abbia procurato il tragico incidente mortale in cui Salvatore é stato schiacciato dal New Jersey. 

IL CORDOGLIO DI FALCONE

“Una tragedia che ci addolora profondamente”. Dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Salvatore Ada, operaio impegnato nel grande cantiere autostradale del viadotto Ritiro, a Messina, ha perso la vita per un drammatico incidente. Lui era uno di quei tanti volti che, nel silenzio del lavoro quotidiano, mandano avanti la nostra terra. Nel sacrificio, senza ribalta, dando forma alle opere che migliorano e fanno crescere la Sicilia. Sono in corso le dovute indagini per capire cosa è accaduto. Alla famiglia la nostra vicinanza, nella consapevolezza che nulla potrà colmare il vuoto che Salvatore ha lasciato”.

INDETTO SCIOPERO DI 8 ORE NEL CANTIERE

La Feneal-Uil e la Uil Messina hanno proclamato nel cantiere del Viadotto Ritiro uno sciopero di 8 ore. Il sindacato esprime vicinanza alla famiglia del povero Salvatore, “iscritto e storico militante della Feneal-Uil di Messina. L’uomo era impegnato in un’attività lavorativa non strettamente connessa alle lavorazioni del viadotto, ma in un’area di stoccaggio esterna al cantiere” – spiegano. “Pur di arrotondare lo stipendio per sostenere la famiglia, Salvatore svolgeva anche del lavoro straordinario”.

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