Su ordinanza del Gip, la polizia ha arrestato a Palermo Giuseppe Amato, un operatore sanitario di 56 anni. È accusato di aver messo a segno, lo scorso 4 maggio, una rapina nell’agenzia della banca Bper di via Leonardo da Vinci. Portando via un bottino di duemila euro. Il rapinatore si sarebbe presentato come un normale cliente, avrebbe atteso il suo turno allo sportello e quando è arrivato allo sportello avrebbe minacciato i dipendenti con un’arma.
Le indagini sono state condotte dai Falchi della squadra mobile che hanno acquisito le immagini del sistema di sorveglianza, le testimonianze dei clienti e del personale. Durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato il cappellino e gli indumenti indossati quel giorno da Amato e una pistola giocattolo senza tappo rosso.
Dalla ricostruzione fatta dagli agenti, sarebbe emerso anche un risvolto particolare. Il giorno prima della rapina Amato sarebbe passato dalla filiale della banca per chiedere informazioni sulla documentazione necessaria per aprire un conto corrente alla Bper. Quando l’indomani è tornato per il blitz, si è messo pazientemente in coda, aspettando il suo turno. Poi, arma in pugno, ha minacciato il personale per farsi consegnare tutto il denaro che c’era in cassa. Infine la fuga. Ma la sua presenza, oltre ad essere stata immortalata dalle telecamere del circuito interno della banca, era stata tracciata anche fin dove aveva posteggiato l’auto con la quale poi si è allontanato.