Annullata dal Tribunale del Riesame di Palermo la misura cautelare emessa nei confronti del presunto boss Massimo Mulè, nell’ambito dell’operazione contro Cosa Nostra denominata “Cupola 2.0”. Gli avvocati Giovanni Castronovo, Marco e Valentina Clementi e Silvana Tortorici si erano rivolti alla seconda sezione della Corte d’Appello per chiederne la scarcerazione dopo la sentenza della Corte di Cassazione che aveva annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello di Palermo la sua condanna. I giudici in quel caso avevano respinto la richiesta.
Adesso, invece, il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta. I giudici hanno sostenuto che alla luce della sentenza di assoluzione appellata non può trovare giustificazione l’applicazione della misura. “Tra l’altro– spiegano gli avvocati – la Corte di Cassazione ha imposto di valutare l’attendibilità delle dichiarazione dei pentiti perché entrano i contrasto tra di loro”.
Mulè, però, rimane in carcere per la condanna definitiva riportata nel processo denominato “Buttafuori” e per la misura cautelare nell’ambito dell’operazione antimafia denominata «Centro».