Ora legale, quest’anno sarà l’ultimo cambio, l’Unione europea ha deciso | Non sposterai mai più le lancette

Ora legale - fonte pexels - palermolive.it

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Un cambiamento epocale, non si porteranno più le lancette avanti o indietro, lo hanno deciso dall’alto

Ogni anno, in molti paesi europei, avviene il cambio dell’ora, regolato ufficialmente e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE). Questo meccanismo prevede lo spostamento degli orologi un’ora avanti in primavera per adottare l’ora legale e un’ora indietro in autunno per il ritorno all’ora solare. L’obiettivo principale di questa pratica è quello di sfruttare al meglio la luce naturale, riducendo il consumo energetico. Tuttavia, negli ultimi anni si è acceso un dibattito sulla reale efficacia di questa misura e sulla possibilità di abolirla definitivamente.

Dal 2018, l’Unione Europea ha iniziato a valutare l’abolizione del cambio dell’ora. Un’indagine condotta dalla Commissione Europea ha rivelato che la maggioranza dei cittadini europei è favorevole alla sua eliminazione. Tuttavia, i disaccordi tra gli Stati membri e il rallentamento dovuto alla pandemia hanno ritardato l’adozione di una decisione definitiva. Nel 2023, il dibattito ha ripreso vigore, e alcuni esperti hanno avanzato l’ipotesi di porre fine a questa pratica a partire dal 2026.

L’ora legale fu introdotta per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1916, quando paesi come Germania e Regno Unito adottarono questa misura per risparmiare energia in un periodo di forte necessità. Il concetto si basava sull’idea di sfruttare meglio la luce solare, riducendo il consumo di elettricità durante le ore lavorative. Successivamente, negli anni ’70, la crisi petrolifera spinse molti altri paesi europei, ad adottare definitivamente questo sistema per contenere i costi energetici.

L’ultima domenica di marzo segna il passaggio all’ora legale, mentre il ritorno all’ora solare avviene l’ultima domenica di ottobre. Dal 1996, l’Unione Europea ha uniformato le date per tutti gli Stati membri. Oggi, il BOE continua a stabilire ufficialmente le date del cambio orario, con un calendario già definito fino al 2026.

Le opinioni dei cittadini sull’abolizione

Nel 2018, la Commissione Europea ha condotto un sondaggio su 4,6 milioni di cittadini europei, e l’84% si è espresso a favore dell’eliminazione del cambio dell’ora. Nonostante questo risultato, la questione resta aperta: quale orario adottare permanentemente? Alcuni Stati, vorrebbero mantenere l’ora legale, mentre altri preferiscono l’ora solare. Il problema principale è la difficoltà nel trovare un accordo comune tra tutti i paesi dell’UE.

Secondo la Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE), il calendario per il cambio dell’ora prevede che nel 2025 l’ora legale inizierà il 30 marzo, con lo spostamento in avanti delle lancette, e terminerà il 26 ottobre, con il ritorno all’ora solare. Nel 2026, il passaggio all’ora legale avverrà il 29 marzo, mentre il ritorno all’ora solare è fissato per il 25 ottobre. Se l’UE deciderà di abolire il sistema del cambio dell’ora, queste potrebbero essere le ultime date ufficiali di adeguamento dell’orario.

Ora legale - fonte pexels - palermolive.it
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I benefici dell’ora legale

Uno dei vantaggi principali dell’ora legale è il prolungamento delle giornate luminose. Con lo spostamento delle lancette in avanti, la luce solare viene sfruttata meglio nel pomeriggio, riducendo il consumo di energia elettrica. Ad esempio, se normalmente il sole tramonta alle 18:00, con l’ora legale il tramonto avverrà alle 19:00, permettendo di avere più ore di luce naturale. Questo meccanismo risulta particolarmente utile nei mesi primaverili ed estivi, quando le giornate continuano ad allungarsi fino al solstizio d’estate, intorno al 21 giugno.

Il dibattito sul futuro del cambio dell’ora è ancora aperto e la decisione finale spetterà ai governi nazionali e alle istituzioni europee. Se l’UE deciderà di eliminare questa pratica, ogni paese dovrà scegliere se adottare permanentemente l’ora solare o l’ora legale. La Spagna e altri paesi meridionali sembrano orientati a mantenere l’ora legale, mentre nazioni del nord Europa potrebbero preferire l’ora solare per adattarsi meglio al proprio ciclo di luce naturale. Nei prossimi anni, questa questione potrebbe portare a cambiamenti significativi nella gestione del tempo in Europa.