Ordine dei medici di Palermo: “I non vaccinati saranno sospesi a giorni”

L’Asp chiede all’Omceo 849 pec di medici per accertamenti sull’avvenuta vaccinazione. Amato ai medici inadempienti “Non inviare la pec produce la sospensione dall’albo”

coronavirus

L’Ordine dei medici di Palermo informa tutti i medici non ancora vaccinati che, previo accertamento, nei prossimi giorni saranno sospesi. L’Asp di Palermo ha infatti chiesto all’Omceo 849 pec di medici per accertamenti sull’avvenuta vaccinazione. Il tutto, in ottemperanza al decreto legislativo 44 del 2021. La disapplicazione della norma comporta la sospensione dall’attività professionale da parte dell’Asp, la presa d’atto dell’Ordine e la relativa annotazione nell’albo di riferimento (medici chirurghi o odontoiatri).

La sola alternativa per continuare a svolgere l’attività – spiega il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato –  è il trasferimento in un ruolo diverso che non comporti il contatto con i pazienti per i rischi di contagio delle infezioni da Sars-CoV-2″.

L’Asp di Palermo ha inviato all’Omceo – sottolinea il presidente – ben 849 richieste di posta certificata di medici per fare i dovuti accertamenti propedeutici alla sospensione. Fermo restando l’eventuale errore di comunicazione sull’avvenuta vaccinazione, come sta già accadendo per alcuni colleghi”.

NECESSARIO INVIARE LA PEC

Con l’occasione, l’Ordine invita ancora una volta i medici inadempienti, molti dei quali inseriti nella lista richiesta dall’Asp, ad inviare con urgenza la propria pec all’indirizzo segreteria.pa@pec.omceo.it. E avverte inoltre che tale inosservanza prevede la sospensione dall’albo, previa diffida, come stabilisce il Dl 76 del luglio 2020.

Vale la pena ricordare ai medici non vaccinati l’iter della sospensione dall’attività, rimarca Amato. “Il Ministero della Salute – spiega – attribuisce all’Azienda sanitaria l’accertamento della mancata vaccinazione. Quest’ultima determina poi la sospensione dall’esercizio della professione sanitaria e dalla prestazione dell’attività lavorativa. L’Azienda comunica poi il risultato dell’accertamento all’interessato, al datore di lavoro e agli ordini professionali perché ne prendano atto e adottino i relativi provvedimenti di competenza.

La sospensione – conclude il comunicato – viene immediatamente trasmessa all’interessato dall’Ordine professionale, nel caso specifico l’Omceo, e la Commissione dell’albo di competenza adotterà tempestivamente la delibera della presa d’atto della sospensione e l’annotazione nell’albo di riferimento”.