Orlando chiede ai palermitani di comportarsi come se fossero in zona rossa

Orlando ha parlato di restrizioni per evitare assembramenti e contagi. In arrivo l’ordinanza di Musumeci e il parere di Confcommercio

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Orlando

Nella lunga intervista a Leoluca Orlando pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, l’invito che il sindaco rivolge ai suoi concittadini sintetizza la preoccupazione delle istituzione che vogliono arginare i pericoli dell’attuale emergenza Covid. «Ai palermitani io chiedo di stare a casa, il più possibile ─ dice Orlando ─. Anche se la normativa è da zona gialla, comportatevi come se fossimo in zona rossa». Il primo cittadino ieri ha partecipato a due lunghe riunioni in videoconferenza col prefetto Giuseppe Forlani e con il presidente della Regione Nello Musumeci per trovare le soluzioni idonee a tenere lontano il rischio di nuovi contagi. La situazione attuale richiede molta attenzione, perché i dati siciliani rispetto al resto d’Italia continuano a peggiorare. L’indice di contagio è abbondantemente al di sopra della media nonostante l’esiguo numero di tamponi effettuati in Sicilia. Ciò nonostante, le strade sono piene di gente, e l’attività commerciale è ripresa.

OGGI L’ORDINANZA DI MUSUMECI

Oggi è in arrivo la nuova ordinanza di Musumeci, e se ne conoscerà il testo. Nella videoconferenza che l’ha preceduta, si è stabilito che i sindaci avranno la possibilità di modificare gli orari dei negozi e di varare nuove misure anti-assembramento. Questo provvedimento è stato citato da Orlando nel corso della sua intervista. Il sindaco ha detto che per regolare e diluire i flussi nei negozi è previsto il prolungamento dell’orario di chiusura e l’eliminazione della pausa pranzo.

LA CONFCOMMERCIO CHIEDE CHIAREZZA

Patrizia di Dio, numero uno della Confcommercio, in un suo intervento sulla situazione attuale ha chiesto chiarezza. Ha anche lamentato il mancato coinvolgimento nelle decisioni che riguardano il settore economica che rappresenta. «Siamo stanchi di confusione ─ ha detto ─. Oggi chiudi, domani apri. Palermo e la Sicilia sono in zona gialla e ci siamo già adeguati alle prescrizioni previste dal Dpcm, prendere provvedimenti distonici rispetto al resto d’Italia è da evitare». E per quanto riguarda il prolungamento degli orari, ha aggiunto: «Stiamo già affrontando costi in più per allungare le fasce orarie. Con sacrifici dei titolari e del personale, proprio per evitare resse che comunque non si vedono, proprio perché le soluzioni che abbiamo adottato stanno funzionando. Ma qualsiasi decisione voglia prendere il Comune, mi aspetto come minimo che ci coinvolgano. Del resto, dal momento che è stato costituito il tavolo permanente di crisi e di ripresa, potrebbe essere un’occasione per discutere tutti insieme le soluzioni»