“La magistratura com’è doveroso ha chiesto che ci siano chiarimenti sulla gestione dei cimiteri, ipotizzando un’omissione di atti d’ufficio”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito all’indagine sui cimiteri che lo vede protagonista.
“Avrò modo di portare con me davanti all’autorità giudiziaria tutte le ordinanze, le disposizioni di servizio e i provvedimenti adottati nell’ambito della cabina di regia che ho istituito proprio per dimostrare che ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità e competenze di sindaco per potere affrontare questo problema. Rimangono le problematiche che stiamo cercando in tutti i modi, di concerto con l’assessore Toni Sala, di risolvere”.
Da persona informata sui fatti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è passato a indagato per omissione d’atti d’ufficio per la vicenda delle bare insepolte che sono ormai circa 900.
Dal 2020 prima per una vicenda di mazzette che coinvolse l’ex direttore del cimitero dei Rotoli, Cosimo De Roberto; poi per le bare che giacevano nei magazzini per settimane e mesi; poi perchè le casse coi defunti scoppiavano o lasciavano cadere liquidi, la vicenda della mancata tumulazione dei feretri tiene banco a Palermo da anni.