Cronaca di Palermo

Orrore ad Altavilla, i riti e le torture contro i demoni: “Anche la ragazza ha partecipato”

Si è svolta stamani, presso la caserma dei carabinieri di Bagheria, la conferenza stampa sul triplice omicidio di Altavilla Milicia, nel Palermitano. Giovanni Barreca, 54 anni, ha ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emmanuel per poi consegnarsi ai carabinieri. Un quadro a tinte fosche su cui gli inquirenti stanno cercando di far luce: a giocare un ruolo importante pare sia stata una coppia di Palermo, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che avrebbe rafforzato il “delirio mistico” di Barreca e che avrebbe presenziato al compimento del rito nella villetta in via Reggia Trazzera Marina di Granatelli.

Fondamentale per le indagini la collaborazione della figlia di Giovanni Barreca: la 17enne è l’unica superstite della mattanza. Agli inquirenti ha riferito delle credenze del padre e degli esorcismi praticati. Rituali che sarebbero andati avanti – secondo la ricostruzione operata al momento dalle forze dell’ordine – per un mese circa, periodo in cui le frequentazioni con Sabrina Fina e Massimo Carandente si sarebbero fatte sempre più intense.

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Strage di Altavilla, la ragazza di 17 anni coinvolta nei riti

La frequentazione quotidiana avrebbe convinto non solo Barreca ma, in una certa misura, anche i figli più grandi della presenza demoniaca in casa e nella famiglia. Dalle “preghiere” si sarebbe passati poi ai rituali sfociati nella mattanza.

“La ragazza è coinvolta nella situazione di parossismo religioso – ha illustrato il dottor Ambrogio Cartosio, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese -. Ha partecipato a riti che sono stati, in concreto, torture verso la madre e il fratello”. Gli atti sono stati trasmessi alla Procura dei Minori, competente per la ragazza, per la valutazione di eventuali reati. L’unica da escludere “dall’esercitare questo atteggiamento di prevaricazione e dall’infliggere torture” potrebbe essere la madre, morta per prima.

La giovane, definita di non comune intelligenza e sensibilità, si trova al momento in una comunità protetta. Manfredi Lanza, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, ha aggiunto anche che i magistrati stanno lavorando al fine di chiarire come mai sia stata risparmiata.

Articolo di Gina Lo Piparo / Foto credit Salvo Annaloro

 

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Salvo Annaloro