Oscar 2021, trionfa il talento di Frances McDormand e Anthony Hopkins

Delusione per l’Italia, che sperava nella vittoria di Laura Pausini e Matteo Garrone

Anthony Hopkins migliore attore protagonista con "The father"

La novantatreesima edizione degli Oscar ha premiato due tra i migliori interpreti in assoluto di tutti i tempi: l’antidiva per eccellenza Frances McDormand e Anthony Hopkins, l’unico erede di Laurence Olivier.
L’ attrice statunitense ha conquistato le preferenze dell’Academy in qualità di migliore attrice per “Nomadland” – del quale è anche produttrice – già Leone d’oro a Venezia.
La fortunatissima pellicola, adattamento dell’omonimo libro della giornalista Jessica Bruder , racconta il tema del nomadismo attraverso l’angolo visuale di una donna – interpretata, appunto, da Frances McDormand – che viaggia per gli Stati Uniti a bordo di un furgone.
Una storia che ha fatto incetta di premi: oltre alla migliore interprete protagonista, anche gli Oscar al migliore film e alla migliore regista.
Chloé Zhao, nata a Pechino, rimarrà per sempre nella storia del cinema: prima non bianca e seconda donna a vincere per la regia dopo Katheryn Bigelow di “The Hurt Locker” (2010).

Frances McDormand e Chloe Zhao hanno conquistato l'Oscar nell'edizione del 2021
Frances McDormand e Chloe Zhao hanno conquistato l’Oscar nell’edizione del 2021

“THE FATHER”

Ben sei nomination per il film del drammaturgo e scrittore francese Florian Zeller che esordisce al cinema nel ruolo di regista adattando una sua pièce.
Al centro, il delicato tema della vecchiaia, raccontata attraverso il rapporto tra un anziano padre affetto da demenza senile e la figlia.
Anthony Hopkins giaganteggia come sempre, ma Olivia Colman non sfigura di certo.
Oltre all’Oscar al migliore attore protagonista, anche la statuetta alla migliore sceneggiatura non originale.
Il film sarà nelle sale italiane in autunno .

L’ OMAGGIO DI ANTHONY HOPKINS AL COLLEGA SCOMPARSO

Il premio Oscar gallese, già vincitore della statuetta nel 1992 nel ruolo di Hannibal Lecter ne “Il silenzio degli innocenti”, con la classe e lo spessore umano che ne fanno un unicum nel panorama cinematografico mondiale di tutti i tempi, ha ricordato il talentuoso collega Chadwick Boseman.
L’attore non ha partecipato alla cerimonia ma ha espresso sul suo account Instagram la propria emozione per avere conquistato, a distanza di trent’anni, il premio.
Con i suoi ottantatrè anni, Anthony Hopkins è il vincitore più anziano di sempre: un record ad oggi appartenuto a Christopher Plummer.
In un breve video, sullo sfondo dell’amatissimo Galles, il più grande attore vivente afferma: “Buongiorno, sono qui nella mia patria in Galles e a ottantatrèanni non mi aspettavo di prendere questo premio“.
Sono grato al’Academy, la ringrazio e rendo omaggio a Chadwick Boseman che ci è stato portato via troppo presto, e, ancora, vi ringrazio tutti“.
Veramente non me lo aspettavo – conclude – e mi sento onorato, grazie“.

ITALIA SENZA PREMI

Due erano le statuette che l’Italia sperava di portare a casa.
Ma niente da fare per Laura Pausini e per “Pinocchio” di Matteo Garrone.
La prima era in corsa per la miglior canzone originale, dal titolo”Io sì”, colonna sonora del film «La vita davanti a sé» di Edoardo Ponti.
Il brano vincitore del Golden Globe è stato battuto da “Fight for you” del film “Judas and the Black Messiah”. Delusione anche per la pellicola del regista di “Gomorra”, che ha lasciato la notte degli Oscar a mani vuote.
A conquistare i premi per i migliori costumi e il migliore trucco e acconciatura è stato “Ma Rainey’s Black Bottom”, ultimo set per Chadwick Boseman, morto di cancro nell’agosto scorso a soli quarantatrè anni.

L’ ELENCO COMPLETO DEI VINCITORI

Miglior film: Nomadland
Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore: Anthony Hopkins (The Father – Nulla è come sembra)
Miglior attrice: Frances McDormand (Nomadland)
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Miglior attrice non protagonista: Yuh-Jung Youn (Minari)
Miglior film internazionale: Un altro giro (Thomas Vinterberg)
Miglior film d’animazione: Soul (Pete Docter e Dana Murray)
Miglior corto d’animazione: Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack
Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell (Una donna promettente)
Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller (The Father – Nulla è come sembra)
Miglior cortometraggio: Due Estranei (Travon Free e Martin Desmond Roe)
Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)
Migliori costumi: Ann Roth (Ma Rainey’s black bottom)
Miglior documentario: Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich, James Reed and Craig Foster
Miglior cortometraggio documentario: Colette di Anthony Giacchino e Alice Doyard
Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per Sound of Metal
Miglior fotografia: Erik Messerschmidt (Mank)
Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen (Sound of metal)
Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)
Miglior trucco e acconciatura: Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey’s black bottom)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)
Miglior canzone: Fight for you (Judas and the Black Messiah)