Pagamenti Naspi: INPS cambia la data e a piangere sono gli italiani | Estate in ginocchio

INPS decide di cambiare la data di quelli che sono i pagamenti della Naspi e questo manda nella disperazione tutti gli italiani che la percepiscono. 

Per tutti coloro che perdono il lavoro, ma non si dimettono, vi è la possibilità di accedere a una misura di sostegno al reddito che in questi anni è stata di grande aiuto per molti, ovvero la Naspi. Essa altro non è se non un’indennità di disoccupazione il quale calcolo avviene in base a quelle che sono le settimane di lavoro e gli importi degli stipendi.

Il conteggio avviene sugli ultimi 4 anni contributivi, sempre nel caso in cui non si sia già giovato dell’indennità. Essa spetta a coloro che sono rimasti senza lavoro, perchè licenziati, ovvero, perchè hanno terminato il contratto.

Per chi, invece, ha presentato sue dimissioni spontanee, non è prevista alcuna indennità. Per quello che riguarda il periodo, essa può avere una durata massima di 2 anni e viene e nella maggior parte dei casi si ha accesso a un numero di giorni di Naspi, pari alla metà di quelli in cui si è prestata la propria forza lavoro. L’importo invece, corrisponde al 75% dell’importo medio delle retribuzioni percepite negli ultimi 4 anni.

A preoccupare gli italiani, in questo momento, sono i giorni in cui l’INPS provvederà al pagamento del beneficio.

I motivi che hanno portato alla Naspi

Lo stato italiano garantisce la Naspi perchè vuole offrire una certa continuità per quello che riguarda la retribuzione. Si tratta di una misura di sostegno pensata per via della crisi economica che da diversi anni incombe sull’Italia.

Chi per cause indipendenti dalla propria volontà si ritrova senza lavoro, può comunque godere di un corrispettivo, proprio grazie alla misura di sostegno. Ovviamente essa viene concessa per un periodo ristretto che dovrebbe andare da un contratto all’altro. 

Le date dei pagamenti

In genere l’INPS comunica in maniera precisa quando ci saranno le disposizioni di pagamento per quello che riguarda gli importi di sussidi economici. Capita con l’Assegno unico universale, con l’Assegno di inclusione e anche con la Naspi.

Per quello che riguarda il mese in corso, era previsto che l’INPS provveda al pagamento il 15 luglio. Ma sembra che alcuni non hanno ricevuto l’importo spettante e che altri, invece ne riceveranno degli altri. Questo dipenderebbe da alcune situazioni pendenti, come diritto ad arretrati, ovvero un ritardo per quello che riguarda la parte di competenza territoriale. In ogni caso, sul Fascicolo previdenziale presente sul sito INPS sarà possibile consultare le indicazioni specifiche.