Una grande conquista per il Policlinico Paolo Giaccone di Palermo: un’équipe di cardiologi e cardiochirurghi ha completato con successo l’impianto del defibrillatore extravascolare Aurora EV-ICD, un dispositivo avanzato in grado di prevenire la morte cardiaca improvvisa, una delle principali cause di decesso tra gli under 60.
Si tratta del terzo impianto del genere in Sicilia e di un risultato frutto della collaborazione tra i reparti di Cardiologia, diretto dal Prof. Alfredo R. Galassi, e Cardiochirurgia, guidato dal dott. Vincenzo Argano.
L’intervento è stato realizzato dall’aritmologo Giuseppe Coppola e dal cardiochirurgo Salvatore Torre, entrambi certificati per l’impianto di questo innovativo dispositivo, dopo aver completato un corso di formazione presso l’Accademia ORSI in Belgio. Grazie a questa competenza, il Policlinico Giaccone è oggi una delle due strutture siciliane e tra le 15 in Italia ad avere una equipe ibrida (aritmologo e cardiochirurgo) certificata per questo tipo di impianto. La Direzione generale dell’Azienda ospedaliera, Maria Grazia Furnari, ha sottolineato che questa procedura segna un passo importante nella ricerca dell’eccellenza nel trattamento dei pazienti, permettendo di offrire cure avanzate direttamente sul territorio, evitando viaggi onerosi verso altre regioni o l’estero.
Il dispositivo Aurora EV-ICD rappresenta un’evoluzione rispetto ai tradizionali defibrillatori impiantabili. A differenza di quelli convenzionali, che agiscono tramite elettrocateteri inseriti nelle vene, il nuovo sistema si impianta all’esterno del cuore e delle vene, riducendo il rischio di complicanze a lungo termine come infezioni o occlusioni vascolari.
La Prof.ssa Egle Corrado, responsabile dell’UOS UTIC, ha evidenziato che il successo dell’impianto è frutto di una pianificazione strategica e di una forte sinergia tra le competenze professionali dei vari specialisti coinvolti. Inoltre, il dott. Torre e il dott. Coppola hanno espresso il loro orgoglio per il risultato ottenuto, ringraziando il personale medico e sanitario per l’impegno profuso. Il dott. Coppola ha aggiunto che l’approccio mininvasivo e la posizione esterna del dispositivo consentono di evitare complicazioni legate ai defibrillatori tradizionali, garantendo una soluzione più sicura e duratura per i pazienti. La squadra, composta da medici, infermieri e tecnici, si impegna a proseguire su questa strada con determinazione e motivazione, per garantire trattamenti sempre più innovativi e di qualità.