Pochi autobus in giro e le attese alle fermate diventano eterne: disagi continui per i cittadini a Palermo

Il Comune dovrebbe nei prossimi dare l’ok per la delibera

“Scusateci per il disagio”: questo fu il titolo di un manifesto di protesta appeso alle fermate dell’autobus lo scorso marzo dai dipendenti di Amat. In quell’occasione, i lavoratori hanno manifestato per il mancato scorrimento della graduatoria per i nuovi autisti, ferma da almeno due anni. Una mancanza di personale attualmente ancora in essere e che si ripercuote inevitabilmente sui servizi di tutti i giorni: mezzi mancanti, autobus su alcune linee ridotti all’osso e tempi di attesa che si moltiplicano di due o tre volte rispetto a quelli previsti dalle tabelle apposte alle fermate.

 

I disagi vissuti dall’utenza

Un rilancio del trasporto pubblico di cui la città ha bisogno. Sono tanti infatti i disservizi segnalati dall’utenza nelle ultime settimane. Da autobus stracolmi, i cui tempi di latenza si moltiplicano, a capolinea dei bus in cui mancano letteralmente i mezzi. Lo dimostra la foto scattata venerdì 9 agosto in piazza Lennon, fermata di chiusura di diverse linee, fra cui la 103 o la 544. In pieno giorno, intorno all’ora di pranzo, nello spiazzale era presente soltanto un solo mezzo Amat.

Disagio paragonabile a quanto vissuto dagli utenti alla fermata che attendono un bus nel weekend. Tempi dilatati ulteriormente rispetto al normale. Il tutto in una giornata nella quale, ogni due settimane, il servizio di trasporto pubblico deve far fronte ad un grosso afflusso di utenza diretta allo stadio per seguire le sorti calcistiche del Palermo. Oltre ventimila spettatori di media nelle prime tre partite casalinghe. Numeri che dovrebbero far riflettere.

Problemi, quelli già noti, a cui si sommerà un’altra emergenza, quella delle elezioni. Sono tanti i dipendenti che potrebbero scegliere di presenziare nelle operazioni elettorali in qualità di rappresentanti di lista. Fatto segnalato durante l’ultimo vertice in Prefettura dedicato all’avvio dell’anno scolastico e che quindi potrebbe comportare ulteriori disagi. Anche in virtù di ciò, un potenziamento dei ranghi di Amat più che mai necessario.

Infine, la mancanza di punto informativi per i turisti. In tal senso, esempio scolastico è quello della linea 806. Già da qualche tempi, il capolinea è stato spostato da piazza Sturzo verso piazza Croci. Movimento che ha comportato l’abolizione della fermata di via Libertà, proprio all’altezza di piazza Croci. Fatto segnalato con un cartello, ma non adeguatamente evidenziato per i turisti stranieri. Sono tanti, ancora i turisti che aspettano inutilmente alla fermata, con l’autobus poi che finisce per passargli davanti senza fermarsi. Costa che li costringe ad aspettare la corsa successiva al capolinea giusto.

Il racconto di un’autista Amat

A pagare per primi i problemi di personale dell’azienda sono i cittadini, costretti ad attendere anche diverse decine di minuti per recarsi a lavoro o per tornare a casa. A stretto giro di posta però, sono proprio gli autisti a dover far fronte ad un’emergenza ormai storica. I primi ad interfacciarsi con l’utenza, i primi a dovere fare i conti con i chilometri da percorrere in strada. Qualcuno di loro racconta i disagi vissuti sul posto di lavoro. “Su 200 autobus che dovrebbero uscire dalle rimesse, in strada se ne vedono la metà, se tutto va bene. Ci si ritrova spesso con una vettura per linea, in particolare in periferia. Ma anche in centro, la situazione rimane pessima. Sulla 101, su sedici mezzi previsti, a volte ne escono la metà. Stesso discorso per l’806, su otto mezzi in programma ne escono quattro, pochi per le belle giornate di questo periodo”.

Ritardi che portano inevitabilmente al malcontento dell’utenza, costretta a volte ad attendere decine di minuti per un autobus, come racconta lo stesso autista. “Noi subiamo tutte le lamentele dell’utenza che aspetta per decine di minuti alle fermate. Critiche giuste e inoppinabili. Poi ci sono i casi limite. Si prenda ad esempio una tratta in cui circola un solo mezzo. Se quest’ultimo subisce un guasto, si rischia di non vedere transitare quella linea anche per un’ora e mezza. Si lavora male. Su determinate linee, i mezzi sono stracolmi e si rischia poi di incorrere in episodi pochi piacevoli, come avvenuto ad alcuni colleghi”.

L’assessore Carta: “Necessario aumento degli autisti”

Una situazione figlia, come sopra ricordato, dalla carenza di personale. Su questo fronte, si attende lo scorrimento della graduatoria per l’assunzione di circa 100 autisti. Procedura ferma da un paio d’anni in attesa di reperire le risorse necessarie. Fatto che è stato oggetto di un nuovo incontro fra i dirigenti dell’azienda, i sindacati e l’assessore ai rapporti con l’Amat Maurizio Carta.

Proprio il docente universitario ha così commentato l’esito dell’incontro. “La riunione è stata proficua perché ha consentito di mettere attorno al tavolo tutti i soggetti competenti per il rilancio di AMAT. L’esito ha consentito di definire una road map condivisa tra Comune e azienda per procedere all’approvazione del piano di risanamento di AMAT che permetta di perseguire una nuova sostenibilità finanziaria, corredato dal Piano aziendale che consente di migliorare il servizio di trasporto e la soddisfazione dei cittadini al fine di pervenire al nuovo Contratto di servizio che stabilizza il rilancio di AMAT”.

Un riscatto economico-finanziario che passa inevitabilmente dallo scorrimento della graduatoria, ritenuto fondamentale per migliorare i servizi ad un’utenza, ad oggi, decisamente insoddisfatta. “Il Comune ha ribadito la condivisione della necessità di procedere ad un aumento degli autisti attraverso lo scorrimento di graduatoria che verrà fatta in sede di approvazione del piano di risanamento. Qualità del servizio, incremento ed efficienza delle corse e maggiore capillarità sono gli obiettivi richiesti ad AMAT per tornare ad essere un’azienda competitiva nel trasporto pubblico locale sia su gomma che su ferro”.

Si attende la delibera del Comune 

Si attende per la prossima settimana la delibera per il Piano di risanamento e quindi di conseguenza le nuove assunzioni di autisti idonei e vincitori di concorso. Ma bisogna tener conto che si è a pochi giorni dalle elezioni e la questione dei mezzi pubblici di Palermo è molto delicata e dal canto suo la partecipata vuole certezze sul suo futuro.