Palermo, attese infinite per la carta d’identità: le code iniziano alle 6 del mattino
Ci sono da smaltire moltissime richieste accumulate nel periodo della pandemia e si creano code interminabili
Per ottenere una nuova carta d’identità i cittadini palermitani sono costretti a lunghe file fuori dalle postazioni delle circoscrizioni, che spesso iniziano alle 6 del mattino. Attese infinite, dovute al carico accumulatosi durante il periodo della pandemia, quando il lavoro degli impiegati comunali si è bloccato, con la conseguenza che migliaia di domande si sono arenate.
Dagli ultimi mesi del 2022 gli uffici stanno provando a smaltire l’arretrato con turni di lavoro straordinario per cercare di accelerare lo smaltimenti delle richieste. Però tutto va a rilento, perché i terminali sono pochi e spesso anche il personale. Dunque le code dei richiedenti si allungano sempre di più, diventando un’odissea in piena regola. In tanti sono costretti a levatacce per cercare di essere fra i primi della fila, ma, come sempre capita in questi casi, si crea molta confusione e talvolta è stato anche necessario l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi esasperati della gente che dopo ore di coda non ottiene alcun risultato.
L’esasperazione dei cittadini che hanno bisogno della carta d’identità
Il Giornale di Sicilia nell’edizione di oggi parla ampiamente di questo problema e riporta le lamentele di chi è costretto a subire questa situazione. Una signora, dopo un turno risultato inutile, è esasperata per la prospettiva di dovere chiedere un nuovo permesso di lavoro e ripetere da capo tutto l’iter, nella speranza di essere più fortunata: «Non è normale ─ dice ─. Sono in coda dalle 8, e dopo 3 ore e mezzo attendo ancora il mio turno quando si sono fatte le 11,30. Ho perso la giornata libera che avevo chiesto al lavoro. A breve l’ufficio chiuderà e con tutta probabilità dovrò chiedere un altro permesso e tornare domani mattina. Cosa devo fare per riuscire ad entrare, alzarmi alle 5 del mattino?». Questo è lo stato d’animo di tutti coloro che sono vittime di questa situazione.
Spesso nelle postazioni un solo terminale
In una delle postazioni, quella di via Tricomi, nella zona del Civico, è presente un solo terminale fornito dal Ministero dell’Interno. Le lunghe operazioni richieste, come, ad esempio, la registrazione delle impronte digitali, si ripercuotono sul tempo di attesa. Un impiegato ha spiegato: «Ci sono solo due sportelli uno per l’anagrafe e uno per le tessere e le operazioni richiedono tempo. Le tessere sono pronte dopo circa sette giorni. Solo allora il cittadino può tornare e ritirare il suo documento». Intanto la fila non accenna a scorrere e i nomi cancellati nella lunga lista appesa all’ingresso dell’ufficio sono pochi. C’è anche chi, per disperazione, fa il giro di più circoscrizioni cercando la minor fila e il maggior numero di terminali, senza però riscontrare molto successo. Le lunghe file sono presenti in tutti gli uffici. Come in viale Lazio e piazza Marina, dove si ripetono le stesse stesse difficoltà e gli stessi lunghi tempi.