Truffe online in aumento a Palermo, una donna ha perso 70 mila euro
I possessori di conti correnti vengono raggirati tramite l’invio di email o sms
Il pericoloso fenomeno del “pishing”, in aumento negli ultimi mesi anche a causa della pandemia, non ha risparmiato i cittadini palermitani. Si tratta di truffe online, condotte da hacker informatici che riescono ad estorcere dati sensibili dai conti delle persone, appropriandosi poi delle somme in essi contenuti.
Il sistema di raggiro avviene attraverso l’invio di email o sms, in cui appare come mittente l’istituto bancario. L’utente dunque, pensando di aprire un messaggio sicuro, effettua un “click” con cui acconsente a fornire i dati del proprio conto. Ma in realtà si tratta di truffe per importi spesso elevati, che diversi possessori di conti correnti subiscono ignari di tutto.
“Solo negli ultimi due mesi sto seguendo dieci cause con richieste di risarcimento legate a frodi sui conti bancari – racconta l’avvocato Alessandro Palmigiano al Gds -. C’è stato un aumento vertiginoso di truffe. Di molte non si viene a conoscenza perché il cliente preferisce non intraprendere la strada giudiziaria, ma mi risulta che soprattutto da quando è scoppiata la pandemia ci sia un aumento di casi, ormai quotidiani. Una sessantenne ha perso oltre 70 mila euro subito dopo aver aperto il conto, e senza neppure inserire ancora i codici tutto il denaro è sparito. Siamo in causa“.