Palermo, azienda vince controversia contro la Wind Tre: “Gravi disservizi”

Stanco dei continui disservizi alla rete internet e col router in pagamento, l’uomo si è rivolto all’Agicom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Oggi la vittoria nella controversia

Il titolare di un’azienda palermitana ha vinto la controversia che lo vedeva contrapporsi alla Wind Tre per disservizi legati alla connessione internet. Un problema riscontrato nel mese di maggio e che inizialmente appariva come un guasto momentaneo, ma che si è invece protratto per mesi causando una serie di problemi sul lavoro all’attività, che opera nel campo dell’informatica.

Si tratta della Acwild Sas, nata nel 2003 a Palermo. L’azienda lavora nella vendita e assistenza di prodotti high-tech e nello sviluppo di siti. Un mestiere per il quale la connessione internet è certamente fondamentale, ma che ha altresì conferito a chi lo esercita le giuste competenze per affrontare una problematica come quella riscontrata col famoso operatore telefonico.

Disservizi e rallentamenti

“Nel mese di maggio, ci siamo accorti che avevano limitato la connettività della nostra fibra. Pensando a un guasto temporaneo, abbiamo contattato l’assistenza. Dopo tre giorni non è cambiato niente, quindi li abbiamo ricontattati, e così via”. A raccontare l’esperienza a Palermo Live è Gianfranco Ringo, legale rappresentante della Acwild Sas.

Il sospetto era quello del cosiddetto “sgambetto gpon Windtre”. L’azienda palermitana rilevava un netto calo delle prestazioni della linea: diversi test, collegando un cavo di cat. 6 al router mediante computer con scheda di rete certificata 1000 Mbit e scollegando il router dalla rete locale, davano valori di download inferiori a 110 mbit e di 70/80 mbit in upload. Dati di molto inferiori da quelli previsti dal contratto con Wind Tre, che parlava di 1000 megabit in download e 200 mbit in upload.

A ciò si aggiungevano seri problemi al router in pagamento a rate. Non appena questo si spegneva, tutte le
configurazioni andavano perse; in alcuni casi ciò era accaduto anche a seguito di un normale riavvio software. Inutile eseguire il backup della configurazione.

“Problemi che per noi in azienda erano piuttosto seri – spiega Gianfranco Ringo -. Ogni volta che il router si spegneva magari perché andava via la luce, perdeva tutte le configurazioni. E si doveva nuovamente riconfigurare. Dicevano che avrebbero provveduto, ma non ce lo cambiavano mai”.

Il servizio di assistenza

Oltre che con queste criticità, la Acwild Sas ha dovuto fare i conti anche con il servizio di assistenza Wind Tre. “Questi problemi ci hanno dato forti rallentamenti nei nostri servizi. L’assistenza non era né preparata né dava risposte esaustive”. A volte era stato anche richiesto un contatto da parte del personale tecnico per un confronto in tempo reale, cosa che non è avvenuta.

I problemi hanno dunque continuato a persistere fino al mese di ottobre, quando, stanco delle problematiche mai risolte, Ringo ha disdetto il contratto e inoltrato segnalazione all’Agicom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) sull’accaduto.

Palermo, azienda vince controversia contro la Wind Tre

“Ho inviato la documentazione relativa al problema e alle varie chiamate e relative risposte che avevo ricevuto – spiega il titolare dell’azienda palermitana -. E intrapreso quindi una attività nei confronti dell’operatore Wind Tre. Oggi si è conclusa questa azione legale con il rimborso”. Questo è leggermente inferiore da quello inizialmente richiesto dall’azienda, basato sul calcolo della quota adsl da maggio a ottobre. Ad ogni modo il pensiero di Gianfranco Ringo va a chi, non essendo del mestiere, può trovarsi in seria difficoltà davanti a dinamiche di questo tipo. “Il problema l’ha scoperto la mia azienda perché è il nostro mestiere. Mi metto nei panni di un comune cittadino che ha questi servizi che lo limitano e non sa di che si tratti”.

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