Palermo, volano bottiglie di vetro in un bar: richiesta di elemosina sfocia in violenza
L’arrestato dovrà ora rispondere dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento, avendo arrecato danni al bancone del bar stimati in circa 3mila euro.
Pomeriggio movimentato e pieno di insidie quello di venerdì, 3 marzo, per gli avventori di un noto bar di piazza Verdi, a Palermo. Al culmine di alcuni minuti di tensione, la Polizia di Stato ha infatti arrestato un uomo che aveva dato in escandescenze, accusato dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
Il palermitano, conosciuto dal titolare del bar per aggirarsi sovente in zona e chiedere monete, aveva proseguito sulla falsariga delle sue abituali richieste, stavolta indirizzate in modo sempre più insistente nei confronti degli avventori di un bar di piazza Massimo. L’ostinazione ha reso la richiesta fastidiosa e molesta nei confronti dei clienti tanto da consigliare al titolare dell’esercizio di intervenire per allontanare il questuante.
Palermo, violenza in un bar di piazza Verdi
Si è così innescata una spirale di offese, ingiurie e violenze portate dal palermitano. Subito dopo aver brandito una scatola di latta all’indirizzo dei presenti, l’uomo è giunto alle vie di fatto: si è procurato un cospicuo numero di bottiglie di vetro, attingendo dai cestini della zona, e le ha lanciate sul bancone del bar. Ha generato così la comprensibile e impaurita fuga dei tanti presenti.
Una pattuglia di poliziotti, in servizio di presidio del territorio nella zona di piazza Verdi, è stata attirata dal clamore degli eventi. Gli agenti sono intervenuti dovendo a loro volta vincere la resistenza dell’uomo a recedere dalla sua censurabile condotta. Solo con l’ausilio di una seconda pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il palermitano è stato ridotto a più miti propositi e tratto in arresto. Dovrà ora rispondere dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento. I danni al bancone del bar sono stimati in circa 3mila euro.
L’arresto è stato convalidato dalla locale Autorità Giudiziaria. Giova precisare che l’uomo è, allo stato, indiziato in merito ai delitti contestati. La sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.