Palermo antica chiusa da mura di pietra e bastioni, un itinerario per riscoprirla

“Palermo protetta” : è il titolo della nuova iniziativa di fine estate che porta la firma di In Itinere, a cura di Serena Gebbia e Giovanna Gebbia. Un’occasione imperdibile per scoprire la città tra i due fiumi Kemonia e Papireto. Appuntamento domenica 27 settembre

“Palermo protetta” . ovvero l’antica città chiusa dai suoi bastioni e dalle mura di pietra costruite su un periplo affacciato sulle rive dei due fiumi navigabili entrando da mare, Il Kemonia e il Papireto, alla quale In Itnere dedica un evento di fine estate, previsto per domenica 27 settembre.  
Uno scrigno virtuale “smembrato” dalle vicende urbane che trasformarono per secoli la città dove, camminando, si scoprono e si ammirano angoli nascosti, resti di costruzioni murarie puniche e medievali, antiche torri d’acqua e porte sparite nel tempo che funsero da baluardi.
Palermo tra due fiumi e tra le mura: fu così per secoli, con l’evoluzione storica ed artistica che modificò l’aspetto urbano secolo dopo secolo, come a cerchi concentrici, con i suoi corsi d’acqua deviati e interrati, per lasciare spazio alle nuove costruzioni.
Lo scenario è quello che abbraccia l’antico fiume Kemonia o Cannizzaro, ad oriente, nel quartiere Albergheria che più volte tentò di riprendersi il proprio spazio, la strada che va dalla Fossa della Garofala in viale delle Scienze fino alle rive dove ora si trova Casa Professa: a farne da memoria, piazza del Ponticello. 

Ad occidente il Papireto – chiamato così per l’ abbondanza di piante di papiro – che partiva dai Danisinni. 
La toponomastica delle vie rappresenta una testimonianza delle mura e dei corsi dei due fiumi : in questi luoghi, la storia ha raccontato le vicende di una città che si è arricchita di scorci e angoli d’arte e raffinata architettura, quartieri sovraffollati a strati, aneddoti e curiosità, leggende e storie di fantasia, reali o immaginarie che raccontano delle influenze, delle dominazioni e della cultura palermitana.
Un’altra storia che In Itinere vuole raccontare in una sera di fine estate; protagonisti sono gli uomini, i luoghi e le suggestioni del passato, reso ancora pià vivido dalla calura che si stempera e rende più gradevole stare fuori ad ammirare il paesaggio e i suoi tesori naturali. 

Il percorso avrà inizio dalle Mura di San Vito, dietro il Teatro Massimo, dove troneggiano ancora le antiche torri d’acqua, un vero gioiello di idraulica del quale Palermo reca ancora le tracce; si proseguirà dunque verso la zona del mercato del Capo e verso il cuore del centro storico.

I partecipanti seguiranno il filo conduttore ideale che lega le cinta murarie sovrapposte: mura e bastioni, torri d’acqua e aneddoti rappresenteranno i principali motivi d’interesse dell’itinerario, che offre la possibilità di ammirare uno scenario che riporta all’antico assetto della città di un tempo, ricca di segreti nascosti tra i vicoli.
Parola d’ordine, immaginazione, anche grazie alle spiegazioni che i partecipanti riceveranno lungo il cammino, che si concluderà in Piazza Bellini dinanzi al Monastero di Santa Caterina.
L’evento, a numero chiuso nel pieno rispetto delle normative vigenti relative al contenimento del contagio da Covid 19, si concluderà con una degustazione. 
Il raduno è fissato per le 19:30 in piazza Massimo; la durata prevista del percorso, contrassegnato come facile, è di un’ora e trenta minuti. 
La quota di adesione di 10 euro comprende la visita guidata e la degustazione; la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata al numero 3936655232  oppure tramite mail all’indirizzo info_initinere@libero.it.