Il Palermo non riesce a vincere con il pericolante Benevento sprecando l’ennesima occasione per aggredire la zona playoff. Attacco e difesa ancora senza luce. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:
PALERMO: Pigliacelli 6,5; Mateju 4, Nedelcearu 4, Marconi 6; Valente 7, Saric 5 (dal 46′ Broh 6), Gomes 5,5 (dal 68′ Segre 6), Verre 5,5 (dal 46′ Damiani 6), Sala 7; Brunori (C) 5,5 (dal 91′ Vido), Tutino 5 (dal 68′ Soleri 5,5). All. Corini.
BENEVENTO: Manfredini 6; Veseli 6, Glik 6, Tosca 5,5; Improta (C.) 5, Viviani 5 (dal 46′ Karic 6), Schiattarella 5, Acampora 4,5 (dal 72′ Tello 5), Foulon 6; Ciano 6 (dal 76′ Carfora 6), Farias 7 (dal 59′ Pettinari 5,5). All. Agostinelli.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Sala – Primo gol (e che gol!) in Serie B e quindi anche in rosanero. Prestazione veramente di grande spessore sulla corsia di sinistra condita da una rete e da un’ottima conclusione che per poco non si è concretizzata nel più inaspettato degli eurogol. Ottima l’intesa con gli attaccanti per i quali confeziona cross quasi sempre invitanti, con buona pace di Improta che continuerà a guardarsi le spalle ancora a lungo. È un segnale prezioso quello lanciato da Sala all’indirizzo di Corini che dovrà fare i conti con lo stop per infortunio della rivelazione “Aurelio”.
Valente – Il migliore, da inizio campionato, per costanza di rendimento. È incredibile come l’esterno rosanero si confermi sempre su ottimi livelli anche quando i suoi compagni di reparto, Brunori su tutti, non brillano. Crea superiorità numerica, dà brillantezza alla manovra e tiene uniti centrocampo e attacco svariando su entrambe le fasce. Non gli si può chiedere di più.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Mateju-Nedelceaaru – Sul gol dell’1-1 di Farias confezionano un vero e proprio disastro difensivo consentendo al Benevento di rimettere in piedi una partita che pareva in discesa per i rosanero. Siamo stati criticati in precedenza quando definivamo alcuni elementi difensivi rosanero come evidenti “punti deboli” di questa squadra, ma non era cinismo e nemmeno superficialità. Non c’è avversario che giochi contro il Palermo che non dia la costante sensazione di potere segnare da un momento all’altro. Si dirà che i problemi difensivi dei rosanero partono dal centrocampo, da un’impostazione tattica errata, ma gli errori individuali ormai hanno preso il sopravvento. E a questo punto del campionato, senza i miracoli di Pigliacelli, risultano sempre più decisivi.