Palermo, cantiere tram ancora fantasma, ma intanto via agli sfratti

Edicole, chioschi e tutte le attività produttive che si trovano lungo il percorso e occupano il suolo pubblico devono dismettere tutto e trovare altri luoghi per continuare a lavorare.

Piano Urbano Mobilità Sostenibile

In un contesto tanto complicato come quello creato dalla pandemia, per i commercianti di Palermo ci mancava solo il cantiere per l’ampliamento del tram. E’ questo ciò che staranno pensando gli edicolanti, i titolari di chioschi e di tutte quelle attività produttive che si trovano lungo il percorso del mezzo più discusso della città. Per loro, costretti a dismettere tutto e atrovarsi altri luoghi dove lavorare un vera mazzata. Gli avvisi approdati in III commissione Bilancio e Patrimonio sono già diventati un caso. Lo riporta Connie Transirico in un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola.

LA RABBIA DI FERRANDELLI

“Ho appena ottenuto in commissione la calendarizzazione urgente di una seduta, con gli assessori al patrimonio e alle infrastrutture con i rispettivi dirigenti per affrontare la vicenda relativa alle comunicazioni di rilascio aree per la realizzazione delle nuove linee di tram a Palermo inviate ad imprese e cittadini in questi giorni – dice il leader di Più Europa, Fabrizio Ferrandelli -. Sono deluso e arrabbiato dalle modalità di comunicazione adottate dall’amministrazione, che nonostante l’incertezza di realizzazione dell’opera e dei tempi eventualmente connessi all’inizio dei cantieri, richiede ad attività produttive già penalizzate il rilascio pressoché immediato delle aree eventualmente interessate”.

GIUSTO CATANIA RASSICURA: “GARA D’APPALTO TRAM A FINE ESTATE”

Le tre linee valgono circa 250 milioni di euro, finanziamento già disponibile. Sono inserite tra i venti interventi subito realizzabili a Palermo individuati nel piano triennale delle opere pubbliche bocciato dal Consiglio comunale. L’assessore Giusto Catania rassicura: “Stiamo procedendo regolarmente per assegnare la gara d’appalto già alla fine dell’estate – commenta -. Abbiamo già ricevuto la maggior parte dei pareri necessari ed il piano è adesso all’esame del Consiglio superiore dei Lavori pubblici”.