Nel sabato che ha preceduto il lockdown festivo deciso dal Governo, A Palermo ha vinto la voglia di fare gli ultimi acquisti di Natale, e di incontrarsi con gli amici in centro. Comportandosi, praticamente, come se già il vaccino avesse cominciato a fare effetto. Ieri quindi, nelle strade del salotto cittadino, il divieto di sostare è stato ignorato, approfittando anche dei controlli inesistenti. Nella zona del Politeama, via Ruggero Settimo, piazza Verdi e via Maqueda le panchine e tavolini dei bar erano occupati da chi voleva scambiare quattro chiacchiere con amici e parenti.
Ma non solo a Palermo. Le cronache hanno mostrato i centri delle grandi città pieni di gente che non ha rispettato le norme di sicurezza anti-Covid in atto. È stato come se i sindaci si fossero arresi. Dimostrando l’impossibilità di controllare nella loro città, con i mezzi che hanno a disposizione, lo “struscio” e gli assembramenti. Per questo i primi cittadini, d’accordo con i prefetti, hanno chiesto che carabinieri, polizia e guardia di finanza presidiassero i punti più importanti della città e le vie d’uscita.
A Palermo, per esempio, come scrive Repubblica, sono previsti check point della polizia stradale, degli agenti del reparto Prevenzione crimine e dei carabinieri del Cio in tre snodi. Per quanto riguarda la zona nord saranno controllati a rotazione gli ingressi di via Nicoletti, via Lanza di Scalea e viale dell’Olimpo. A ovest viale Michelangelo e corso Calatafimi, a sud-est via Enrico Basile, via Messina Marine e foro Umberto I.
Saranno inoltre istituiti diversi posti di blocco in città. Sono previsti in via Libertà, via Ruggero Settimo, via Generale Magliocco, via Maqueda, piazza Sant’Anna e corso Vittorio Emanuele. Nella zona Cala-piazza Marina entreranno in scena, oltre alle normali pattuglie, 100 fra carabinieri nelle aree pedonali, poliziotti a cavallo e vigili urbani in bicicletta.