Palermo, corteo nel centro storico contro il caro bollette
Capeggiati dall’architetto Giuseppe Catalano, i manifestanti chiedono l’indipendenza energetica della Sicilia
No al caro vita, sì all’indipendenza energetica della Sicilia.
Questo, in sintesi, il senso della protesta e delle rivendicazioni che animeranno il corteo in programma a Palermo lunedì 24 ottobre.
I partecipanti si muoveranno da Porta Felice al Foro Italico, a partire dalle 9:30, per raggiungere la sede della Presidenza della Regione Siciliana.
A organizzare l’iniziativa è l’architetto Giuseppe Catalano.
“La nostra è una manifestazione che muove dalla volontà di tanti cittadini – precisa – alle prese con il caro vita: solo il primo passo di una rete che stiamo costruendo e che ci porterà a presentare le nostre istanze al nuovo presidente della Regione Siciliana Renato Schifani“.
“Solleciteremo il nuovo governo, non ancora formatosi – aggiunge – a prendere atto delle nostre istanze e a porle come primo punto dell’agenda”.
LE RICHIESTE ALLA REGIONE SICILIANA
Il filo rosso che lega le richieste dei manifestanti è il tema dell’indipedenza energetica.
“La invochiamo – spiega l’organizzatore, Giuseppe Catalano – in virtù degli articoli 14 e 17 dello Statuto della Regione Siciliana“.
“Il sole, il vento, il mare, la geotermica – sottolinea – il petrolio, il gas, il metano e l’idrogeno sono le nostre risorse naturali”.
La manifestazione ha un taglio spiccatamente indipendentista.
“Diciamo basta – prosegue l’architetto – al caro bollette e alle speculazioni che colpiscono i lavoratori, sia autonomi che dipendenti, gli industriali, gli artigiani, i commercianti e gli autotrasportatori“.
Alla Regione Siciliana il corteo di manifestanti chiederà attenzione e misure urgenti per abbattere i costi energetici e per i settori del terziario, dell’artigianato e del turismo, dell’agricoltura, della panificazione, del commercio alimentare, della pesca e dell’allevamento.
LA SITUAZIONE CRITICA DEI COMUNI
I disagi non investono solo i privati cittadini e le attività produttive ma anche il turismo e la pubblica amministrazione.
“Molte amministrazioni comunali sono al collasso – spiega Giuseppe Catalano – e devono scegliere se pagare le bollette per tenere in funzione gli uffici o garantire l’illuminazione notturna”.