Palermo – Cosenza, le pagelle: Gomes quasi perfetto, Di Mariano salva tutti

Il Cosenza rovina l’esordio casalingo del Palermo al Renzo Barbera bloccando i rosanero sull’1-1. I calabresi aprono le marcature, poi Di Mariano salva i suoi da una sconfitta che sarebbe stata pesantissima. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:

PALERMO: Desplanches 5,5; Diakité 6, Ceccaroni 4, Nikolaou 4, Lund 5 (dal 46′ Pierozzi 6); Blin 6 (dal 68′ Segre 6,5), Gomes 7,5, Ranocchia 5,5 (dal 60′ Vasic 6); Insigne 5, Brunori (C) 5 (dal 60′ Henry 5), Di Francesco 6,5 (dal 79′ Di Mariano 7,5). All. Dionisi.

COSENZA: Micai 6; Hristov 5, Camporese 5, Caporale 6,5; Ciervo 6,5, Florenzi 6,5 (dal 60′ J. Mauri 6), Charlys 5 (dal 46′ Kourfalidis 5,5), D’Orazio (C) 6,5 (dall’89’ Strizzolo s.v.); Kouan 6, Fumagalli 7 (dal 60′ Rizzo Pinna 5); Sankoh 6,5 (dal 75′ Mazzocchi 6). All. Alvini.


I MIGLIORI DEL PALERMO

Gomes: Oggi poche bacchettate e tanti applausi. Lavoro di copertura encomiabile per la notevole mole di palloni recuperata e per il buon dinamismo in fase di non possesso. Il francesino ha persino mostrato una certa pulizia in fase di impostazione e di appoggio per i compagni. Peccato però che il suo buon lavoro in mediana sia stato spesso neutralizzato dal traballante reparto difensivo del Palermo, questa sera ancora una volta protagonista del solito, piccolo disastro collettivo.

Di Francesco: Se il 10% delle sue iniziative offensive fosse stato valorizzato dai compagni di reparto, il Palermo avrebbe certamente concluso la partita con un risultato differente. Di palloni ne ha giocati tanti Di Francesco, dando oltretutto profondità e dinamismo all’azione. All’attivo anche un paio di conclusioni pericolose che l’ottimo Micai ha neutralizzato non senza difficoltà. Insomma, impegno e qualità a servizio del nulla cosmico. Peccato.

I PEGGIORI DEL PALERMO

Nicolau-Ceccaroni: I problemi difensivi del Palermo, lo ripetiamo ormai da più di un anno, sono la vera zavorra da 1000 tonnellate che affossa le ambizioni di questa squadra. Cambiano (poco, a dire il vero) gli interpreti, ma lo spartito resta sempre lo stesso: marcature leggerine, chiusure al rallentatore e tanti, tantissimi, errori di posizione. Ed è chiaro che in questo modo diventa difficile pensare ad un prosieguo di stagione privo di tribolazioni e improperi. Anche oggi, dunque, abbiamo assistito ad un match condizionato pesantemente dalle preoccupazioni dei lenti centrali rosanero alle prese con i rapidissimi attaccanti calabresi. Saprà Dionisi compiere il miracolo e invertire questo andazzo mortifero?

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