Palermo: Crisi da coronavirus, commercianti scendono in piazza

Chiesti aiuti e sostegni per partite IVA e dipendenti. Presenti circa un centinaio di persona. Il tutto si è svolto in maniera pacifica e nel rispetto del distanziamento sociale.

protesta commercianti Palermo

Un flashmob per ribadire la necessità di sostegno alle piccole e medie imprese, in un momento reso ancor più difficile dall’emergenza coronavirus. Con queste premesse la Fipe, Silb, Awpp e Confcommercio Imprese, hanno organizzato una manifestazione in via Emerico Amari, a Palermo.

Una protesta vissuta in maniera pacifica e nel rispetto delle regole covid, in particolare del distanziamento sociale. Lo sciopero è iniziato intorno alle 10.30 e si è concluso nel giro di mezzora. Presenti un centinaio di persone, con le forze dell’ordine presenti a regolare traffico ed ordine pubblico. Tra le richieste più impellenti, oltre agli aiuti economici, quelle del detassamento e della tutela dei lavoratori.

LE PAROLE DI IGOR GELARDA

Un appello ribadito anche dal capogruppo della Lega Igor Gelarda.

Seppure non bisogna abbassare la guardia nei confronti del Covid, il Governo nazionale deve permettere, con protocolli definiti e nel rispetto delle linee guida, la riapertura di bar e ristoranti con somministrazione al tavolo“.

Oltre a dei ristori adeguati, fin ora non giunti, ad una detassazione per il 2020/2021 e una decontribuzione – dichiara l’esponente del Carroccio -. Solo in provincia di Palermo ci sono oltre 10 mila aziende nel settore, con decine di migliaia di dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Si potenzino i controlli, ma se l’obiettivo è quello di non morire di covid, non possiamo neanche finire vittima di una crisi economica che rischia di trascinare economie già deboli, come quella siciliana, verso una catastrofe economica conclude Gelarda“.