Palermo, denuncia la vicina per molestie, ma la moglie lo smentisce: 64enne condannato per calunnia

Condanna a un anno e quattro mesi per calunnia a un 64enne di Palermo. L’uomo aveva infatti accusato di molestie la vicina di casa, ma diverse persone – tra cui anche la moglie e altri vicini – lo hanno smentito. Paradossalmente, dunque, ha finito per rimediare una condanna per l’accusa rivolta alla donna, che dovrà ora risarcire per il danno d’immagine arrecatole.

La vicenda ha avuto inizio quando l’uomo si è presentato alla stazione dei carabinieri di Resuttana Colli, asserendo che la vicina di casa con insistenza gli avrebbe rivolto sorrisi e sguardi ammiccanti. Agli apprezzamenti sarebbero seguiti anche episodi in cui la donna, vedendo uscire la moglie del 64enne, sarebbe andata a bussare alla sua porta.

Insomma, una situazione quasi invivibile per l’uomo, che ha querelato la vicina per molestie e disturbo. Gli accertamenti dei carabinieri hanno tuttavia fatto traballare tale versione dei fatti.

Altri vicini e persino la moglie della presunta vittima ne hanno infatti smentito il racconto. Il pm Danilo Carrozzo ha chiesto dunque il rinvio a giudizio dell’uomo.

Ora la decisione del gup Nicola Aiello, che ha stabilito non solo che il 64enne dovrà pagare le spese legali, ma anche un risarcimento di 7 mila euro alla vicina per il danno d’immagine. Assistita dall’avvocato Dario D’Agostino, questa si era intanto costituita parte civile. La pena, anche alla luce del fatto che l’uomo è incensurato, è stata sospesa.

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Redazione PL