Calcio

Palermo, Desplanches: “Prima la A poi la Champions, un orgoglio allenarmi con Sirigu”

Classe 2003 ma atteggiamento da portiere navigato: Sebastiano Desplanches, complice anche l’infortunio occorso a Gomis ad inizio stagione, sta trovando la sua consacrazione definitiva in maglia rosanero. Il portierino nato a Novara, ma di chiare origini francesi, si è raccontato ai microfoni di “Cronache di spogliatoio” affrontando vari temi. Di seguito uno stralcio dell’intervista da lui rilasciata.

Gli esordi con la maglia del Milan

“Il Milan mi ha aiutato molto a crescere e a fare il salto tra i grandi – esordisce Desplanches –Il momento della prima convocazione in Champions League contro il Porto è indelebile. Il Milan è un posto magnifico dove hai tutto: ti viziano, ti coccolano, e poi sicuramente devi essere bravo a trasportarti nel mondo del professionismo e a fare la gavetta per arrivare in un club prestigioso, come ho fatto io con il Palermo”.

Gli obiettivi con la maglia del Palermo

Vogliamo riportare il Palermo in Serie A il prima possibile – confida il classe 2003 -. La vittoria contro lo Spezia secondo in classifica ci ha dato consapevolezza e ci ha dimostrato che possiamo giocarcela con tutti e che dobbiamo continuare con questa grinta. Allenarsi con Sirigu è fantastico – prosegue l’estremo difensore del Palermo – perché ha fatto una carriera meravigliosa. È stato anche il portiere della Nazionale, ho solo da imparare da lui. Per me è un orgoglio allenarmi con lui, sono contento che sia tornato qui. Mi dice spesso cosa posso fare meglio sul posizionamento e sui cross. E c’è anche il ds De Sanctis che è stato un grande portiere, spesso viene accanto alla nostra area di allenamento e ci dà consigli. È bello avere un dirigente che si intende di portieri e ci dà la sua idea, i suoi consigli”.

Palermo è fantastica – dichiara Desplanches – e anche quando giochiamo fuori, sembra sempre di essere in casa. Lo scorso anno a Modena c’erano 4mila persone, sembrava di essere al Barbera e invece eravamo molto più a nord. Sono calorosi, mi dispiace che quest’anno non gli stiamo dando ciò che meriterebbero, ma sono convinto che sia ancora presto e possiamo toglierci grosse soddisfazioni. Vogliamo renderli felici, perché una piazza così deve sempre avere ambizione. Sogno la Champions con il Milan? Ne ho parlato tempo fa, ma è stata romanzata – risponde il portiere –. Sicuramente sogno di vincerla, è un obiettivo che hanno tutti i bambini. Ma ora non penso a questo. Penso al mio percorso, al fatto che siamo in B e spero di arrivare in A con questa maglia il prima possibile”.

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Redazione PL