Sembrava tutto fatto per l’avvicendamento sulla panchina del Palermo: Eugenio Corini, ormai sfiduciato anche dalla società dopo l’ultima disfatta di Pisa, era pronto a passare il testimone a Fabio Grosso. Per l’ex terzino del Palermo e della Nazionale azzurra era pronto un contratto a lungo termine, ma ciò nonostante Grosso sembra aver declinato definitivamente la corte della dirigenza rosanero, probabilmente non convinto dal fatto di prendere in mano il timone a campionato quasi concluso.
In virtù di questo la società di Viale del Fante si è subito messa all’opera per cercare un’alternativa valida che possa garantire, quantomeno nell’immediato, una guida tecnica in grado di chiudere dignitosamente una stagione ormai compromessa. Il cosiddetto “traghettatore” incaricato di portare a termine il campionato in corso.
Tra i profili vagliati per l’approdo sulla panchina dei siciliani, secondo quanto si apprende dall’esperto giornalista Gianluca Di Marzio, sono quattro i nomi più gettonati: Mignani, Longo, Semplici ed Alvini.
Del primo si ricorda la cavalcata del suo Bari nello scorso campionato di B quando i galletti, neopromossi in cadetteria, arrivarono terzi vedendo sfumare la doppia promozione, ed il ritorno in Serie A, soltanto al 94° minuto della finale di ritorno dei playoff giocata contro il Cagliari.
Longo fu invece l’artefice della tanto memorabile, quanto triste (per i tifosi rosa) finale playoff, nel quale il Frosinone conquistò la massima categoria a discapito del Palermo nella stagione 2017-18, poco prima del fallimento dei rosanero. Per lui, in seguito alla fruttuosa esperienza con i ciociari, anche una promozione dalla C alla B con l’Alessandria ed un buon rendimento, in termini di gioco e risultati, anche sulla panchina del Como.
La figura di Leonardo Semplici è invece legata inevitabilmente alla SPAL, club con il quale l’allenatore fiorentino ottenne una doppia promozione in due anni, dalla C alla A. Sulla panchina della squadra ferrarese Semplici restò addirittura per quasi sei stagioni (dal 2014 al 2020 n.d.r.), debuttando anche nella massima serie, categoria nella quale condusse per due volte alla salvezza la squadra biancazzurra.
Serie A che ha assaporato anche Massimiliano Alvini, ma con risultati meno entusiasmanti. Nella stagione 2022/23 la sua Cremonese, appena promossa, collezionò 7 pareggi e 11 sconfitte nelle prime 18 partite. Risultati che gli costarono l’esonero, con la squadra grigiorossa ultima in classifica.
Fonte Immagine: toronews
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