Palermo, la droga alla Kalsa chiamata con nomi di frutta: 6 condannati e 3 assolti

L’operazione “Blanco” ha prodotto le condanne

Operazione anti-droga a Palermo, specificatamente nel quartiere della Kalsa. Le sostanze stupefacenti venivano chiamate, nel gergo degli spacciatori che rifornivano la zona, con nomi di frutta o ortaggi: arance, patate e ciliegino, infatti, diventavano il soprannome della droga venduta nel quadrante del capoluogo siciliano nell’asse intrecciata con Napoli. Il Gup Claudia Rosini, con sentenza in rito abbreviato, ha condannato sei persone e ne ha assolte tre. Le condanne complessive ammonterebbero a poco più di 40 anni.

LE PENE INFLITTE NELL’OPERAZIONE “BLANCO”

L’operazione “Blanco” condotta dalle Forze dell’Ordine ha portato alle sentenze con annesse pene: Ottavio Abbate, l’uomo individuato come capo della banda di trafficanti e fratello di Luigi, detto Gino ‘u Mitra, è stato condannato a due anni, mentre l’ex latitante Pietro Luisi ne ha presi dieci. Oltre ai due, sono stati condannati Carmelo Di Marzo (9 anni e 4 mesi), Claudio Leto (8 anni) ed Emanuele Mazzola e  Domenico Sollami (6 anni e 8 mesi a testa). Assolti Andrea Licci, Gaetano Musicò e Antonino Augello.

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