Palermo, duecento precari Covid del Cervello spediti a casa

Si tratta di operatori assunti durante l’emergenza pandemica.

I contratti di duecento operatori Oss dell’ospedale Cervello di Palermo, in scadenza il 30 settembre prossimo, non saranno rinnovati.
Si tratta di operatori assunti durante l’emergenza pandemica. A portare in rilevanza il fatto, il candidato alle Regionale nella lista del Partito Democratico, Carmelo Miceli
 

“Una vergogna che la Regione possa consentirlo”

I contratti di circa 200 Oss dell’ospedale Cervello, in scadenza il 30 settembre, non saranno rinnovati. Si tratta di lavoratori assunti durante l’emergenza Covid ai quali dopo varie proroghe sarà dato il benservito a fine mese nonostante i sacrifici e i compiti gravosi svolti soprattutto nel periodo della pandemia. È uno scandalo, una vergogna, che la Regione possa consentirlo”. Così dichiara Miceli.
 

Vicenda precari: “Gestione scellerata”

“Sulla vicenda precari della Sanità l’amministrazione regionale di centrodestra ha perso la faccia e ha messo la ciliegina sulla torta di una gestione scellerata e improvvisata che mette in difficoltà i lavoratori, le loro famiglie e la qualità dell’assistenza negli ospedali”, conclude il candidato del Pd.