L’ipotesi Franco Miceli a candidato Sindaco per le prossime elezioni amministrative a Palermo, ha creato spaccature all’interno dell’area progressista. Il noto architetto ha un passato tra i democratici, ma il primo passaggio interlocutorio con il Premier Conte è stato fatto grazie ai parlamentari grillini Steni Di Piazza e Adriano Varrica. Una mossa che mette a repentaglio il potere decisionale dei 5 Stelle in Sicilia sul prossimo candidato alla presidenza della Regione. È chiaro, infatti, che chi sceglie il potenziale Sindaco ha minore voce in capitolo sul nome da proporre a Governatore dell’isola. Ed è proprio questo passaggio che bloccherebbe di fatto il totonomi per il primo cittadino. Franco Miceli potrebbe essere dunque un nome già bruciato. Nessuno si vuole sbilanciare. Una lunga partita a scacchi che non può però durare in eterno. Già oggi dovrebbe uscire la data ufficiale delle prossime amministrative, che dovrebbero essere o il 22 o il 29 maggio 2022. Un fiat.
Se all’interno del M5S, con in testa il capogruppo al Consiglio comunale Viviana Lo Monaco, non si fanno dunque i salti di gioia, soprattutto per i metodi usati per arrivare al nome di Miceli, l’atmosfera non è migliore all’interno del Pd. L’area Orlandiana avrebbe voluto il passaggio ai gazebo delle primarie. Anche se appare evidente che ci sia pochissimo tempo per riuscire ad organizzarle, a meno di tre mesi dal voto c’è chi pressa per farle. Non è difficile che raggiunga il suo intento. La decisione popolare, infatti, non comprometterebbe gli interessi politici di nessun membro della coalizione, in previsione delle prossime elezioni regionali di ottobre.