G.F., 61enne agrigentino, nel 1978 venne ricoverato d’urgenza all’ospedale Civico di Palermo in seguito ad un brutto incidente stradale. All’epoca, aveva 17 anni. Per colpa di una trasfusione di sangue e plasma infetti, contrasse l’epatite C. Nel corso degli anni, il virus ha inevitabilmente compromesso la sua salute, ammalandosi di cirrosi epatica.
La sentenza
Per quanto accaduto, la Corte di Appello ha confermato la sentenza di primo grado: il Ministero della Salute dovrà risarcirlo con 307 mila euro. Il motivo? Poiché resosi responsabile di avere favorito, con l’omissione dei controlli già all’epoca previsti dalla legge in materia di raccolta, distribuzione e somministrazione di sangue, una vera e propria epidemia colposa per la diffusione del virus.