Era il 2018 quando Gabriele Galizzi, palermitano, si era infortunato durante le prove di efficienza operativa per entrare nel corpo dei vigili del fuoco finendo al pronto soccorso.
L’incidente fu causato da una non idoneità dell’attrezzo ginnico. Ma nonostante il mancato superamento della prova non fosse dipeso dal candidato ma dalla sbarra viscida la commissione lo ha escluso dal concorso. Adesso i giudici del Tar Lazio a cui si era rivolto Galizzi, assistito dagli avvocati Giovanni Bellia e Girolamo Rubino, hanno accolto il ricorso.
I giudici già a gennaio di quest’anno avevano sospeso il provvedimento di esclusione e disposto una nuova prova che era stata superata brillantemente. Adesso nel merito hanno accolto il ricorso ritendendo illegittima la clausola di esclusione contenuta nel bando di concorso e rilevando che, a fronte dell’infortunio occorso a seguito dell’espletamento della prova pratica, il ministero dell’Interno avrebbe dovuto consentire Gulizzi la ripetizione della prova una volta superata la condizione di infortunio e ciò in ragione della natura eccezionale dello stesso, che non avrebbe potuto dimostrare l’inidoneità fisica del candidato, ma al più solo una temporanea inabilità.
Annullato il provvedimento di esclusione i giudici hanno ordinato l’inserimento in graduatoria a pieno titolo, senza riserva, del candidato, il quale potrà dunque prendere servizio nel corpo dei vigili del fuoco.