Leader e capitano del Palermo, dal 2013 al 2016, Stefano Sorrentino ha rilasciato alcune dichiarazioni al “Giornale di Sicilia”. L’ex “numero uno” rosanero ha analizzato le ambizioni della squadra di Eugenio Corini, in procinto di iniziare, sulla carta, una stagione da protagonista nel prossimo campionato cadetto. Di seguito le sue parole.
“Sto seguendo il Palermo, come faccio sempre – ammette Sorrentino -. Il mercato in questo momento è ottimo. Stanno cercando di allestire una rosa molto competitiva aggiungendo, ai pezzi migliori dello scorso anno, nuovi giocatori importanti che hanno vinto. È meglio prendere calciatori di B che hanno vinto campionati piuttosto che prenderli in A dove hanno lottato per la salvezza. La mentalità è completamente diversa”.
“La serie B – prosegue l’ex portiere – è un campionato strano perché puoi trovare squadre che appunto erano partite per fare annate di vertice, poi ti adagi un attimino e ti trovi invischiato nella lotta per la salvezza con rose non abituate ad avere una mentalità idonea per lottarci, come successo a Spal e del Benevento. Effetto Barbera? La gente è passata negli ultimi anni dal paradiso all’inferno e poi di nuovo al paradiso – risponde -. Però i tifosi non devono pensare di vincere tutte le partite. Tutti quanti noi speriamo che il Palermo vinca più partite possibili, però ci sta anche che passi dei momenti difficili”.
“Che portiere è Desplanches? Lo conosco, è molto giovane ma anche molto forte – risponde Sorrentino -. Sarà un problema dell’allenatore scegliere il titolare, anche perché il ruolo sta cambiando. Non esiste più il portiere che gioca quaranta partite di fila. Pigliacelli è un portiere di categoria, un portiere forte, che l’anno scorso ha fatto la differenza. Sarà una bella sfida tra di loro. Più si hanno giocatori forti in rosa e meglio è per tutti”.
CONTINUA A LEGGERE
Cimitero dei Rotoli, il forno crematorio torna funzionante: al via i primi test (palermolive.it)