Palermo, false vaccinazioni alla Fiera del Mediterraneo: via al processo

Indagate due infermiere del Civico, all’epoca in servizio all’hub vaccinale, Anna Maria Lo Brano e Giorgia Camarda, il leader no vax Filippo Accetta e Giuseppe Tomasino

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Si apre il processo sullo scandalo delle false vaccinazioni alla Fiera del Mediterraneo. Una vicenda venuta alla luce nel mese di dicembre scorso, quando la Digos di Palermo ha eseguito un decreto di fermo nei confronti di Filippo Accetta, leader no vax, Giuseppe Tomasino e Anna Maria Lo Brano, infermiera del Civico in servizio all’hub. A loro si è poi aggiunta Giorgia Camarda, altra infermiera in servizio in Fiera, posta agli arresti domiciliari il 15 gennaio scorso.

La Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato vista l’evidenza della prova. Il giudizio si celebra col rito abbreviato. L’Ordine delle professioni infermieristiche, assistito dall’avvocato Gaetano Priola, ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo. Analoga richiesta anche da parte di due palermitani, tra cui una giovane, minorenne: si sarebbero recati all’hub per ricevere il vaccino anti Covid, ma una delle due infermiere avrebbe gettato via il farmaco. La prossima udienza, nella quale il giudice deciderà se accogliere le loro richieste, si terrà il 18 gennaio.

False vaccinazioni, lo scandalo a Palermo

Secondo la Procura, le due infermiere avrebbero effettuato delle finte vaccinazioni “iniettando” la dose del farmaco in un quadrato di garza, mentre una finta puntura era praticata sul braccio dell’utente. Lo avrebbero fatto in cambio di somme di denaro che andavano dai 400 ai 500 euro, consentendo così agli utenti di ottenere il green pass. Gli episodi sono stati immortalati dalle telecamere piazzate dalla Digos.

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