Si apprende oggi dal Corriere dello Sport, anche se la notizia circolava già da diversi giorni, che il Palermo calcio, di proprietà di Hera Hora, è in vendita. Il prezzo di partenza sarebbe di 15 milioni di euro, con opzione di 4 anni a favore di Mirri per mantenere i proventi pubblicitari per 4 anni. Un’opzione, però, che in realtà da agosto scorso è passata per cinque anni nelle mani della società di marketing sportivo Infront, che da contratto detiene la gestione.
I termini dell’accordo non sono ad oggi noti, ci limitiamo però ad osservare che nell’ultimo consuntivo della società rosanero, al 30 giugno 2020, risulta che il Palermo in serie D abbia avuto un ricavo, generato da tali proventi, di 1.227.643 euro.
Alla luce della crisi dovuta al covid che sta colpendo l’intera economia e della cessione dei diritti ad infront il prossimo bilancio 2021 non prevede nulla di buono alla voce proventi pubblicitari.
Tale accordo, che al momento è un vantaggio per il club, visto che garantisce entrate in un momento difficile, potrebbe rivelarsi un boomerang e potrebbe scoraggiare possibili compratori. L’accordo quinquennale, infatti, a quanto pare, non prevederebbe un diritto di recesso a favore del Palermo FC. Ciò significa che chi compra il club dovrebbe accettare le condizioni pattuite dalla precedente proprietà. A meno che non riesca a sedersi al tavolo della Infront per rinegoziare o annullare l’accordo.
La Damir, che è proprietaria del 50% delle quote di Hera hora, a cui va aggiunto il 10% che appartiene a Dario Mirri, nella scorsa stagione, come risulta dal bilancio pubblicato, ha fatturato all’FC Palermo, per servizi inerenti alla cartellonistica pubblicitaria 337.182 euro che, sommati ai 42.318 euro di fatture emesse dalla San Lorenzo Mercato per servizi di ristorazione, ha generato costi per il Palermo con parti correlate per complessivi 379.500 euro.
Se detti costi continuassero ad essere sostenuti direttamente o tramite l’intermediario infront da parte del Palermo, la Damir avrebbe in un prossimo futuro, anche a fronte di una cessione, un guadagno indiretto non indifferente.