Palermo, a Frosinone con la testa al passato ed il cuore al futuro
I rosa tornano allo Stirpe laddove si interruppe il sogno di tornare in A quattro anni fa
Quando quel primo di settembre del 2019 il Palermo tornò a calcare un campo di calcio dopo la estromissione dalla serie B ed il successivo fallimento i tifosi rosanero avevano in mente una sola partita. Non quella disputata a Frosinone ma quella che si sarebbe giocata chissà quando era il loro unico pensiero. Quel giorno è arrivato e oggi allo Stirpe finalmente si tornerà laddove si interruppe il sogno di tornare in A. Il ricordo di quello che da più parti venne definito uno scippo è ancora vivo e per i supporters. Questa è una vera e propria rivincita. Basterebbe questo a descrivere con quale stato d’animo sarà seguita la gara di oggi. Della sfida di allora però ci saranno pochi protagonisti e soprattutto ci saranno altri interpreti in campo.
OCCHIO AL BOOMERANG
Corini sa cosa chiede la gente ma ci ha tenuto a ricordare che sovraccaricare di responsabilità i giocatori potrebbe rivelarsi un boomerang. Ha preparato la partita in funzione degli avversari e in questa ottica sarà bene interpretarla. Il Frosinone è una delle migliori compagini della categoria forte di una difesa che attualmente è la meno perforata e di un attacco che è quello che in queste prime giornate di campionato ha tirato più di tutti verso la porta avversaria. Di contro il Palermo è una squadra che deve ancora trovare una sua definitiva identità. La partita contro il Genoa è stata sicuramente positiva in fatto di miglioramento dell’assetto tattico. Soprattutto, grazie al risultato, ha giovato in termini di autostima.
SQUADRA CHE VINCE…
Nessuno si illuda però, anche oggi non potrà essere il miglior Palermo possibile ma il tecnico rosa si augura ugualmente di potere fare risultato. Per riuscire nell’intento si affiderà probabilmente agli stessi uomini che hanno battuto i liguri. Conferma di Marconi accanto a Nedelcearu nonostante la disponibilità di Bettella che ha scontato il turno di squalifica, quindi. Il centrocampo è chiamato a dare un ulteriore segnale di crescita soprattutto in termini di copertura difensiva mentre l’attacco forte della verve realizzativa di Brunori dovrà soltanto trovare maggiore precisione nelle occasioni che si presenteranno.
TESTA AL PASSATO, MA CUORE AL FUTURO
Una partita dunque da vivere su due fronti quella di oggi con la consapevolezza che un risultato negativo non inficerebbe certamente il percorso di crescita di questa squadra né tantomeno sarebbe di intralcio al raggiungimento dell’obiettivo stagionale. Una vittoria allo stesso modo sarebbe indicativa dei progressi ottenuti ma, e questo è quello che sperano i tifosi, consegnerebbe definitivamente alla storia quella orribile pagina scritta il 16 giugno del 2018 consentendo loro di ritornare a vivere con rinnovato entusiasmo quel sogno interrotto.