Palermo, Gardini: “Il Palermo arriverà in Serie A. Ecco cosa intendeva dire Brunori”

Gardini

L’amministratore delegato e direttore generale del Palermo, Giovanni Gardini, tramite una video-intervista pubblicata sul sito ufficiale del Palermo, ha fatto il bilancio della stagione appena conclusa, annunciando allo stesso tempo l’arrivo come direttore sportivo di Morgan de Sanctis e come allenatore di Alessio Dionisi.

Dopo l’eliminazione in semifinale playoff come giudica questo risultato rispetto all’obiettivo finale?

“Abbiamo cominciato la stagione con l’obiettivo di essere competitivi per la Serie A e ci siamo arrivati vicini, perché abbiamo giocato una semifinale persa contro una squadra che ha ampiamente meritato la promozione. Durante la stagione abbiamo avuto troppi alti e bassi, siamo stati poco continui e questo ci ha penalizzato nel conseguimento dell’obiettivo maggiore. Credo che ogni stagione lascia rimpianti e rammarichi, ma la cosa importante è che abbiamo fatto un passi in avanti rispetto all’annata precedente in cui avevamo raggiunto solo il nono posto. Siamo amareggiati, perché si poteva e doveva fare di più. La stagione non è stata fallimentare, ma si poteva ottenere un risultato migliore”.

Come valuta il rendimento della squadra nel corso del campionato in considerazione del cambio di guida tecnica?

“Il cambio d’allenatore non è la soluzione a tutti i problemi, ma deve succedere nel momento in cui hai un punto di non ritorno. In un certo periodo della stagione siamo andati in grossa difficoltà e la bassa performance della squadra ci ha indotto a cambiare. Non era il nostro obiettivo, ma questo dimostra che abbiamo la necessità di trovare maggiore forza e coesione, soltanto così possiamo ottenere l’obiettivo. Vogliamo mettere tutti nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il proprio lavoro: tutti sanno quello che possono trovare e quindi devono dare qualcosa in più. Il cambio d’allenatore è una sconfitta. La squadra ha poi ottenuto il sesto posto, siamo migliorati, ma dobbiamo fare di più, altrimenti non arrivi dove gli altri magari possono arrivare”.

Qual è l’obiettivo per la stagione 2024/25?

L’obiettivo della prossima stagione, come la vita di ognuno di noi, è migliorarci: essere ancora più competitivi per la Serie A. Ma non dobbiamo avere l’assillo: il Palermo arriverà in Serie A, lo sappiamo tutti, ma non si va in Serie A perché ci chiamiamo il Palermo. Ci vuole lavoro e coesione. Le difficoltà ci sono, bisogna saper superare i momenti negativi. Non possiamo pensare di vincere sempre, ma di contro non possiamo uscire dal campo senza dare il 100%. Le dichiarazioni di Brunori? Intendeva dire che dobbiamo essere un gruppo unito, che vuole. Il gruppo è il Palermo, non dobbiamo individuare un colpevole. Dobbiamo trasformare quella pressione in positivo”.

Quali saranno le novità nell’Area Sportiva del Club?

“Ci saranno novità nell’area sportiva. Voglio ringraziare Rinaudo, è stato di supporto e ha fatto un ottimo lavoro, però abbiamo ritenuto di dover cambiare. Ringrazio Mignani e il suo staff, in poche settimane si è fatto apprezzare. Morgan De Sanctis è il nuovo direttore sportivo, è un giovane direttore sportivo che si adatta alle nostre caratteristiche. L’allenatore è Alessio Dionisi, è uno dei tecnici giovani emergenti di maggiore successo, ha fatto un po’ tutte le categorie e ha già vinto la Serie B”.

Che valore ha avuto l’inaugurazione del Palermo CFA?

“Ancora non ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto. Aver dato un centro sportivo ad una squadra che in 124 anni non l’ha mai avuto, è motivo di orgoglio e soddisfazione. Aver messo i calciatori nelle condizioni di farli lavorare nelle condizioni migliori, è il vero primo motivo di soddisfazione. Siamo felici, è la fotografia di quello che vogliamo essere e fare”.