Palermo, la fine indecorosa del gazebo del decoro e storie affini

Giovanni Moncada, presidente Comitati Civici Palermo: “Una sconfitta su tutti i fronti, tanto inaccetabile quanto incoerente agli occhi delle nuove generazioni, che non trovano riscontro con ciò che viene loro insegnato a scuola in tema di rispetto dell’ambiente”

Neanche il tempo di inaugurarlo, che il gazebo del decoro, ubicato in via Tommaso De Virgilia, nel cuore del quartiere dell’Albergheria, collassa rovinasamente. Una fine indecorosa, dovuta probabilmente alle intemperie (ma c’è chi pensa ad un atto vandalico), per quello che doveva rappresentare una sorta di invito a tutti coloro che, incivilmente, sono soliti abbandonare rifiuti ingombranti nella zona. Per i residenti ma non solo uno spettacolo di certo poco edificante, al quale sommare la vista di quel mercatino non regolamentato che, da anni, riempie i marciapiedi di ogni sorta di mercanzia. Viene spontaneo chiedersi per quale motivo, chi è preposto a farlo, non intervenga. Raggiunto dal nostro giornale, parliamo del problema con Giovanni Moncada, Presidente dell’Associazione Comitati Civici Palermo.

LE SOLUZIONI CI SAREBBERO…

Fin dall’inizio si è subito capito che una struttura tanto precaria, priva di un’adeguato ancoraggio nell’asfalto non sarebbe durata più di tanto. Non reputo possano essere questi i sistemi per potere incidere positivamente nell’igiene del quartiere. Lo stesso grosso recipiente di plastica pieno di terra di risulta e di pietre, abbandonato al centro della strada, fa capire lo stato di totale trascuratezza in cui versa la zona. I sistemi per potere controllare il territorio si conoscono, ma, ormai da decenni, si fa orecchio da mercante. Basterebbe un impianto di telecamere oltre ad assicurare controlli periodici da parte della municipale per migliorare notevolamente la situazione.

UNA PARATA DI DISCARICHE

In ogni angolo c’è una discarica – lamenta Giovanni Moncada – , come nelle vie Tommaso De Virgilia, San Francesco Saverio, Diego Orlando, Antonino Mongitore, piazza Baronio Manfredi. Perfino davanti alla Scuola Nuccio, con le sue bandiere lacere, e davanti alla Chiesa S. Francesco Saverio i delinquenti non demordono. Una dimostrazione inconfutabile della inciviltà che non conosce limiti.Una sconfitta della società civile palermitana, tanto inaccettabile quanto incoerente agli occhi delle nuove generazioni. “ E’ chiaro, se si considera che ciò che viene insegnato agli studenti in merito al rispetto del bene comune e dell’ambiente, non trova riscontro nella vita reale, peggio ancora quando il problema interessa direttamente il quartiere in cui vivono”.

APPELLI CADUTI NEL VUOTO

Ci occupiamo dell’Albergheria da diversi anni e definire la situazione infernale non è affatto esagerato. Come detto le discariche si riproducono giornalmente in tutte le strade, e neanche l’iniziativa presa di comune accordo con il Museo Gemmellaro di Palermo, ovvero di apporre segnali dissuasivi nelle due porte laterali della struttura è servita a scoraggiare gli incivili.” L’impegno di Giovanni Moncada, volto a ridare dignità al quartiere va avanti ormai da tempo, ma a trasformarlo nella più classiche delle battaglie contro i mulini a vento è l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire. “Abbiamo scritto, invano, decine di mail al sindaco, ai consiglieri, al prefetto. Neanche la rassicurazione di apporre le telecamere fatta a suo tempo dall’ex presidente della Rap Giuseppe Norata è andata in porto. Il risultato di tanta incuria è sotto gli occhi di tutti. Ma una cosa è certa – conclude Giovanni Moncada – , ovvero che l’impegno nel cercare di dare dignità alla nostra amata Palermo non si fermerà mai.”