Palermo – Genoa, le pagelle: Brunori “superiore”, Segre padrone in mediana

Partita di grande sofferenza per i ragazzi di mister Corini che però strappano tre punti pesantissimi a un Genoa mai domo

Palermo

Brunori si conferma grande bomber e il Palermo si gode la seconda vittoria casalinga stagionale contro un ottimo Genoa. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:

PALERMO: Pigliacelli 6,5, Segre 7, Brunori (cap.) 8 (dal 44′ st Vido sv), Di Mariano 6,5 (dal 39′ st Soleri 6), Marconi 6, Stulac 6 (dal 39′ st Gomes 6), Nedelcearu 6, Buttaro 6,5, Saric 5 (dal 15′ st Damiani 6,5), Mateju 7 (dal 44′ st Sala sv), Elia 5,5. Allenatore: Corini. 

GENOA: Martinez, Dragusin, Coda, Bani, Ekuban, Jagiello (dal 7′ st Aramu), Frendrup, Hefti (dal 34′ st Puscas), Badelj (cap.) (dal 20′ st Strootman), Portanova (dal 7′ st Yalcin), Pajac (dal 20′ st Galdames). Allenatore: Blessin.


I MIGLIORI DEL PALERMO

BRUNORI: Bomber, capitano e leader indiscusso di questo Palermo. Matteo prende per mano i suoi in una serata difficilissima e, approfittando di un disastro difensivo del Genoa, firma il gol del pesantissimo 1-0. Lo amiamo perché soffre, suda e disegna calcio vero. Diciamolo pure: campione. 

MATEJU: Rapido e grintoso negli anticipi. Fa un gran lavoro sulla fascia contribuendo attivamente alla fase di spinta dei rosanero. Dei nuovi arrivati è, insieme a Segre, il più in palla di tutti. Resta però qualche piccolo deficit nelle marcature in area sulle palle inattive. 

SEGRE: Sarà la nostalgia, sarà il ruolo, saranno i movimenti, ma ci ricorda tanto un certo Nocerino. È la mezzala che tanto mancava a questo Palermo e che tanto sta dando in termini di dinamismo nelle fasi di non possesso. E se gli inserimenti in area dovessero diventare ancora più efficaci…

I PEGGIORI DEL PALERMO

SARIC: Sarà la forma fisica ancora deficitaria, ma l’ex Ascoli continua a mostrare grosse difficoltà. Impacciato e spesso impreciso anche nei passaggi più semplici, Saric riesce a crescere solo nel finale di primo tempo. Su di lui Corini dovrà ancora lavorare parecchio. 

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