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Palermo, il Consiglio Comunale vara il piano delle alienazioni: adesso bilancio e convenzione stadio

Il Consiglio Comunale di Palermo ha varato a maggioranza venerdì sera il piano delle alienazioni, un documento fondamentale per il prossimo passo che riguarda l’approvazione del bilancio. Settanta gli emendamenti votati, tra questi quello dell’ex Pallone di Italia ’90. Approvato anche un ordine del giorno che impegna l’amministrazione comunale a recuperare la Torre Ingastone a Borgo Nuovo.

Passata anche la proposta di modifica relativa all’utilizzo di alcuni magazzini comunali del centro storico a fini ambientali, in particolare creare nuovi Centri di Raccolta Rifiuti che possa agevolare la gestione in estate.

“La delibera, approvata a maggioranza in consiglio comunale ha come obiettivo il mantenimento, il recupero e soprattutto la valorizzazione dei beni di proprietà del comune nonché la selezione dei beni da dismettere ed alienare: si tratta di una delibera propedeutica al bilancio il cui esame adesso sarà all’ordine del giorno dell’aula” A dichiararlo sono i consiglieri del gruppo “Lavoriamo Per Palermo”: Antonino Abbate, Leonardo Canto, Dario Chinnici, Fabrizio Ferrandelli, Giuseppe Mancuso. “Con l’approvazione di questa delibera il consiglio comunale può infatti finalmente procedere all’esame dello strumento finanziario ed a quella della concessione dello stadio alla società Palermo F.C.”.

Le opposizioni: “Occasione persa per il futuro di Palermo”

La votazione sul piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare della città: un’occasione persa per il futuro di Palermo La notte scorsa il Consiglio Comunale di Palermo ha votato sul piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare cittadino”. A dichiararlo i consiglieri e le consigliere di opposizione del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.

“Come forze di opposizione, siamo stati costretti a votare contro questo piano, poiché tutti gli sforzi che abbiamo messo in atto negli ultimi mesi per migliorare un documento privo di qualsiasi visione a lungo termine sono stati vanificati da un’inaccettabile mancanza di trasparenza. L’assessore, infatti, ha negato risposte a semplici domande e non ha prodotto documenti che avrebbero potuto essere fondamentali per una discussione più approfondita.

Nonostante ciò, siamo comunque riusciti a ottenere alcuni risultati importanti, di cui siamo molto orgogliosi:

1. Stralcio degli immobili occupati da famiglie indigenti: abbiamo fatto in modo che questi immobili fossero esclusi sia dall’elenco delle valorizzazioni che dalle alienazioni, per evitare sgomberi che avrebbero lasciato decine di famiglie senza un tetto e senza alternative abitative.

2. Destinazione strategica dei magazzini: abbiamo definito la destinazione prioritaria dei magazzini comunali a micro-centri di raccolta per la raccolta differenziata, in particolare nel centro storico. Qui, infatti, la situazione è drammatica e il fallimento della gestione è evidente, con le strade trasformate in discariche di carrellati che i commercianti non riescono a gestire.

3. Valorizzazione del Pallone di Italia 90: siamo riusciti a far inserire la struttura del Pallone di Italia 90 tra gli immobili che potrebbero essere valorizzati, con la speranza che possa essere affidata a chi ne sappia garantire la rinascita e restituire al luogo il potenziale che merita.

4. L’approvazione di un ordine del giorno che impegna la Giunta Comunale al recupero e riqualificazione di Torre Ingastone in una fase politica in cui tanto si parla di rilancio di Borgo Nuovo.

Va a margine purtroppo stigmatizzata l’abitudine della maggioranza di trincerarsi dietro i pareri tecnici e grazie a questo espediente non pronunciarsi rispetto temi delicati: è quanto accaduto con l’emendamento che chiedeva di tutelare, all’interno del centro storico, le destinazioni residenziali degli immobili da alienare con il duplice scopo di garantire abitazioni, in un contesto di crescente carenza di alloggi, e tutelare il nostro prezioso centro storico dalla mercificazione, che rischia di snaturarne definitivamente l’identità.

Ci auguriamo che in futuro l’amministrazione prenda in seria considerazione questi temi, per evitare che Palermo continui a perdere opportunità cruciali per il suo sviluppo e il benessere dei suoi cittadini.”

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Redazione PL