Alla scoperta della Palermo dei rabbini e dei califfi in un itinerario di fine estate
Un nuovo appuntamento nell’ambito del cartellone estivo dell’associazione culturale In Itinere di Serena Gebbia e Giovanna Gebbia, dedicato al mandamento arabo – ebraico della città
Un luogo chiuso tra due mondi, arabo ed ebraico, attraversato da simboli, riti e talismani e dalle vicende di popoli che hanno fatto la storia della città, sovrapponendosi all’antica Balarm.
A narrarlo, sarà un percorso guidato serale, che si svolgerà il prossimo 27 agosto, a cura dell’associazione culturale In Itinere: l’appuntamento si inserisce nell’ambito della rassegna “R-estate a Palermo 2020”, ideata da Serena Gebbia e Giovanna Gebbia.
“Dalla Meschita ebraica alla Al Khalisa araba“, questo il nome dell’itinerario, propone ai partecipanti un viaggio alla scoperta del mandamento arabo-ebraico, del rione giudaico e di quello islamico: protagonista, la Palermo dei rabbini e dei califfi, dei commercianti e dei principi, nel periodo storico medievale che si estende fino alla caduta dei due imperi, quello arabo e successivamente quello normanno, che racchiude le radici culturali e le tradizioni della città.
Il percorso si articolerà dall’accesso dove prima era locata la porta di ferro, passando per il ponticello del Kemonia, arrivando a Palazzo Marchesi dove resiste l’ipogeo del mikvéh : un ‘immersione nel passato, tra le suggestioni del quartiere popolato dagli abili artigiani che vivevano nei vicoli tra San Cristoforo, Calderai e Giardinaccio.
Nell’area dove presumibilmente insisteva la magnifica Sinagoga che oggi ospita la sede dell’Archivio Storico restaurato dall’ architetto Giuseppe Damiani Almeyda, i partecipanti apprenderanno storie e fatti legati alla gastronomia, ai riti e ai precetti delle due religioni, a pochi passi dal macello nei pressi di Santa Cecilia, e attraverseranno i luoghi dell’antica cittadella araba, dove gli emiri musulmani vivevano chiusi nella fortificazione della “al halisah – l’eletta” tra palazzi e giardini dei quali oggi rimangono soltanto tracce, che accompagnano leggende sospese tra culto e suggestione.
A conclusione dell’iniziativa, è prevista una sosta nei pressi del porto della Cala per gustare il sapore della tipica vastedda con la milza di origine ebraica oppure le panelle degli Arabi, dominatori della Sicilia a cavallo tra il IX e l’XI secolo che, già da esperti e abili gastronomi, con la macina dei ceci ricavavano la farina per un impasto cotto su pietra.
L’ evento prevede un numero chiuso, nel pieno rispetto delle norme vigenti relative al contenimento del contagio da Covid 19.
Il percorso, della durata di un’ora e quindici minuti, è facile e adatto anche ai bambini; il raduno dei partecipanti è fissato per le 20:15 presso i Quattro Canti, all’angolo tra piazza Pretoria e via Maqueda.
La prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata contattando il numero 3936655232 oppure inviando una mail a info_initinere@libero.it.
La quota di adesione è di 10 euro per gli adulti, inclusiva di guida turistica abilitata (con audio guida amplificata) e degustazione finale.