Palermo, la donna vittima dei manifesti in tv: “Ho paura, il primo volantino nel 2020”
La donna vittima degli infamanti volantini in giro per il centro di Palermo, decide di rendere la sua testimonianza al programma di Rai2 ‘Ore 14’, condotto da Milo Infante. “Sono qui perché ho paura”, dichiara la donna.
I volantini della gogna in città
Il 26 gennaio scorso, dei volantini infamanti con le foto della donna e di altri uomini con su scritto “Gli amanti della mia ex moglie”, tappezzano il centro città, diventando poi virali anche sul web. L’ex marito della donna, il primo accusato, fa sapere tramite i propri legali di essere completamente estraneo ai fatti e di aver sporto denuncia. Il primo volantino formato A4 è stato recapitato all’avvocato della donna nel giugno 2020. Ci sono poi altri fatti inquietanti, come la distruzione in fiamme di ben sue tre auto. I carabinieri di Palermo indagano per diffamazione e stalking e la Procura ha già aperto un’inchiesta.
“Ho paura per me, per i miei figli”
“Molte di quelle persone le conosco per via della mia attività commerciale, molti venivano presso i miei punti vendita, o comunque frequentanti dello stesso circolo. – dichiara la donna parlando degli uomini apparsi sul volantino insieme a lei – Il mio calvario inizia nel 2020, con l’incendio della prima auto. Ero in piena separazione giudiziale con il mio ex marito. I vigili mi parlarono di autocombustione, non diedi perciò troppo peso. Qualche settimana dopo, però, il mio legale riceve lo stesso volantino. All’inizio sospettavo di mio marito. Nessuno sapeva nulla, decidemmo di chiuderlo in una busta e di custodirlo. Poi, dopo quattro mesi, di notte, un’ulteriore autocombustione (secondo la versione ufficiale). Stessa fine anche per la terza auto. Di quest’ultimo incendio, risalente al 15 dicembre, ancora non si sa nulla. Con il verificarsi di quello che poi è successo, io ho paura. Sono qui per questo. Ho paura per me, per i miei figli. Lo Stato sta lavorando, sta indagando ma io ho paura.”
I primi volantini al Circolo del tennis
“I primi volantini vennero introdotti al Circolo del tennis, che frequentavo. Siccome non aveva avuto risonanza mediatica, hanno deciso di metterli anche nel centro città. Io sono scesa di notte cercando di raccogliere tutto per paura che i miei figli potessero vedere. Non sono purtroppo riuscita a toglierli tutti perché il danno era già fatto”.
“Dalle donne ho ricevuto più cattiveria”
E alla domande del giornalista, se abbia trovato più o meno solidarietà femminile, risponde: “Da parte delle donne ho trovato più cattiveria. Da pochissimo sono sui social, dal mese di Settembre. Probabilmente anche questa mia presenza ha dato fastidio. Ho come la sensazione che non mi vogliano far ricominciare a vivere. I miei figli hanno subito molto questa violenza. Ho cercato di stargli accanto, aspettando i loro tempi e spiegando loro alcune dinamiche”, conclude la donna.
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