Intervistato ai microfoni del “Giornale di Sicilia” l’ex attaccante e bomber del Palermo, Luca Toni, ha analizzato il momento di difficoltà della squadra rosanero, reduce da 3 sconfitte nelle ultime 5 gare disputate. Di seguito le sue considerazioni a riguardo.
“Il Palermo è partito molto bene all’inizio e la gente si aspettava che potesse ammazzare il campionato, ma il campionato di Serie B – spiega Toni – non puoi ammazzarlo. Si fa sempre fatica adesso rispetto a qualche anno fa, ci sono molte squadre livellate. Bisogna cercare di stare vicini al gruppo per far ripartire il Palermo – prosegue -, perché comunque i rosanero devono provare a giocarsi tutte le loro carte per essere promossi in Serie A subito. Contestazioni nei riguardi di Corini? I tifosi sono molto umorali – risponde l’ex attaccante rosa -. È normale, vogliono un Palermo che vinca sempre. In Italia, se le cose non vanno bene, è più semplice attaccare l’allenatore; io penso che la squadra sia con lui. La squadra c’è, è riuscito a far giocare anche un bel calcio e adesso c’è bisogno di stargli vicino”.
“I tifosi di tutte le squadre talvolta hanno la memoria molto corta, ma credo che Palermo sia una piazza molto intelligente, oltre che calorosa – afferma Toni -. Capisco che vogliano un Palermo primo, ma credo che non ci siano motivi per esonerare Corini. A mio avviso – dice – è corretto continuare a dargli fiducia fin quando non vedi che la squadra non è più con lui, ma non mi sembra questo il caso. Credo che tra i fattori da considerare si debba aggiungere l’elemento della pressione che sentono questi ragazzi, perché la maglia del Palermo è pesante. Un conto è giocare a Palermo, un conto giocare in un’altra piazza che può essere meno blasonata. Anche i calciatori hanno necessità di essere incoraggiati dal primo minuto fino al fischio finale dell’arbitro. Poi, finita la partita, si può scegliere se applaudire o fischiare, ma vanno sostenuti per uscire da questo periodo di difficoltà”.
Fonte Immagine: ligaolahraga.com
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